Re: Re: Re: Re: Re: Ora è chiaro
[POSTQUOTE][QUOTE:122417925=Non sono d'accordo, 28/05/2013 23:08]
Mi dispiace non sono d'accordo. Certo che i genitori sono dei coglioni se pensano che dando un finto voto sul giornale o sul sito specializzato il loro figlio diventerà un grande calciatore. Questo è scontato. Ma non giustifico nemmeno l'aspirante giornalista che si mette qualche spicciolo in tasca approfittando dell'imbecillità altrui. Se oggi si mettono in tasca 50 euro, un domani aumenteranno la posta accontentando magari un politico o un imprenditore per aiutarlo in qualche losco affare personale. Sono tutti colpevoli allo stesso modo: corrotti e corruttori. Se non ci fossero i "giornalisti" compiacenti non esisterebbero nemmeno i genitori coglioni. Basta solo interrompere il circolo vizioso. Lo stesso discorso vale per i procuratori disonesti, i dirigenti approfittatori e via discorrendo. Insomma la schiera di loschi figuri che purtroppo popola il calcio giovanile e non solo in Italia ed in particolar modo nella nostra città.
Il problema del Paese e' proprio questo: etica, deontologia, integrità, concetti che sono i pilastri di una collettività da considerare ineccepibile sotto il profilo morale, culturale, economico, sportivo, ecc. sono diventati una rarità e colui che applica e si attiene a quei principi, valori, ecc. è considerato con sospetto (mi verrebbe da scrivere come anacronistico, fuori dal tempo , più semplicemente, fesso). In un contesto economico di forte recessione, per un ragazzo/pubblicista e' comprensibile (non giustificabile) che si possa vendere per 50 euro o che un genitore che non vede un futuro per il proprio figlio si illuda di realizzarsi nel mondo dorato del calcio e per questo disposto a prostituirsi (in modo figurato) non solo con ragazzi pubblicisti, ma con dirigenti, direttori sportivi, procuratori,ecc.. Purtroppo non se ne esce, senza essere pessimisti, ma solo realisti, osservando semplicemente la storia, da questa situazione e' estremamente difficile si possa uscire in modo democratico. Sono processi (culturali) di lungo periodo che si modificano soltanto per eventi radicali...chi ha il potere non si farà mai da parte da solo e spesso non è disposto neppure a fare un passo indietro. Speriamo che nel calcio questo non succeda e che autonomamente dalle ceneri, di cui abbiamo i primi segnali, si crei un ambiente, se non sano, meno inquinato. Ma questo non è realismo, e' soltanto una speranza, soprattutto per i nostri figli, a cui comunque dobbiamo dare una educazione ispirata a "sani" principi e valori. È questo il mestiere più importante e difficile di noi genitori.
[/QUOTE][/POSTQUOTE]