00 17/03/2012 10:11
Nello scorrere le Decisoni della Commissione Disciplinare si nota sempre che sia il Comitato Regionale che la Procura Federale hanno modi e tempi poco omogenei nel trattare episodi che portano la violazione delle norme federali. Si ha sempre l'impressione che ci siano 2 canali di giustizia uno per gli amici uno per i poveri cristi.
Pochesci viene mazzolato appena apre bocca, la Vigor ormai non sa più dove pararsi. Altre Società vengono bellamente dimenticate.
Si sono persi nelle baie nebbiose i deferimenti delle società che hanno schierato allenatori che non avevano titolo per sedere in panchina, non si sa più nulla dei giocatori del Tor di Quinto che hanno disputato 2 partite nel medesimo pomeriggio, ed anche le dure dichiarazioni nei confronti di Zarelli e del Comitato del Presidente Massimo Testa alla fine delle semifinali contro il futbol club sono passate sotto silenzio.

Per Lupa Frascati e Vigor invece la giustizia è stata veloce ed inesorabile.

Ma tanto al Comitato nessuno chiede conto.

DEFERIMENTO A CARICO DELLA SOCIETA’ ASD LUPA FRASCATI PER RESPONSABILITA’
NELLE VIOLAZIONI ASCRITTE ALL’ALLENATORE POCHESCI SANDRO
Il Presidente del Comitato Regionale Lazio con nota dell’11-4-2011 ha trasmesso alla Procura
Federale le copie di due interviste rilasciate da Sandro Pochesci, allenatore della società Lupa
Frascati, partecipante al campionato di Eccellenza,. Pubblicate sul sito
www.passionecalcioweb.com sul quotidiano di Viterbo, l’Opinione, in cui venivano riportate gravi
affermazioni, ritenute lesive dell’onorabilità e correttezza della classe arbitrale, del Comitato
Regionale Lazio e dei suoi componenti, con richiesta di tempestivo intervento per evitare il
protrarsi di eventuali analoghi comportamenti da parte del predetto tecnico. Il Presidente del
Comitato Regionale Lazio con nota del 7-6-2011 faceva poi pervenire alla Procura Federale un
DVD contenente la registrazione di una video intervista rilasciata all’emittente “Rete Oro” da parte
dell’allenatore Pochesci, contenenti ulteriori espressioni offensive. La Procura Federale, esaminato
il testo delle interviste rilevava a) in quella pubblicata sul Web dal titolo: “il calcio secondo
Pochesci” incentrata sul doppio tesseramento del calciatore della Lupa Frascati Ambrosi Stefano
che aveva dato origine ad un provvedimento disciplinare a carico della società, il Pochesci si
esprime così: questo è un campionato falsato, troppa gente è da troppi anni al potere, invece
dovrebbe andare in pensione ….. la Federazione prima mi dice che posso tesserare e dopo mi
dice “doppio tesseramento”. Colpa del palazzo che fornisce informazioni e qualcuno potrebbe
avere ricevuto “qualche soldino”. Questo è il calcio marcio …. Dico le cose come stanno, altri sono
falsi preti….il comitato avrebbe dovuto dire che non si trattava di doppio tesseramento. Il Pochesci
ha proseguito su altri argomenti (Pochesci prende 6 giornate non capisco questo accanimento
….sono bersagliato dal comitato evidentemente sono antipatico a qualcuno…….), evidenziando
situazioni di favore per la società Sora (a cui sarebbero state spostate due partite in trasferta). I
personaggi che gestiscono questo campionato non sono corretti ….. cambiamenti di arbitro
all’ultimo momento ecc. Nell’intervista al quotidiano l’Opinione il Pochesci insiste sul caso Ambrosi
aggiungendo: “Zarelli sono anni che fa il bello e cattivo tempo. Infine nella trasmissione Rete Oro il
Pochesci critica la scelta del campo per lo spareggio Lupa Frascati – Sora ed afferma: “2500
persone senza protezione con il rischio che succedesse qualche cosa…. Abbiamo rischiato la
tragedia. E’ una cosa vergognosa chi sta andando contro di me, contro la mia persona si deve
solamente vergognare, le persone che stanno al governo di questo calcio devono imparare che noi
facciamo i sacrifici… e vedere questo schifo che si è visto al Flaminio è una vergogna” Lui lo sa
benissimo (presumibilmente il Presidente del C.R. Lazio) si deve vergognare … e non si deve
vantare che decide i campionati, i campionati li decidono i giocatori…. Deve imparare questo da un
poveraccio come me Sandro Pochesci … chi vuol capire capirà. La Procura Federale sentiva il
Pochesci che giustificava il tono delle interviste con il particolare stato di pressione psicologica
dopo il caso Ambrosi ed il continuo pressing della stampa affinché rilasciasse le citate interviste,
negava di aver fatto alcune delle dichiarazioni riportate sulla stampa ma non le aveva smentite in
quanto non le aveva compiutamente lette prima dell’audizione. Per quanto attiene all’intervista a
Rete Oro si trattava solo di uno sfogo in quanto effettuata il giorno successivo all’esclusione dal
corso allenatori di Coverciano. La Procura ritenendo le giustificazioni addotte inconsistenti
deferendo l’allenatore alla Commissione Disciplinare del settore tecnico, per le violazioni di cui
all’articolo 1 comma 1 CGS in relazione all’articolo / comma 1 CGS, ed a titolo di responsabilità
oggettiva per le violazioni ascritte al proprio tesserato la società Lupa Frascati.
La Commissione Disciplinare territoriale fissava la riunione per la discussione del deferimento
assegnando termine alla società deferita per il deposito di scritti difensivi.
Alla riunione fissata per la discussione del deferimento nessuno compariva per la deferita.
Tuttavia la Società Lupa Frascati faceva pervenire una memoria nella quale sottolineava come la
composizione societaria attuale fosse totalmente diversa rispetto a quella del periodo in cui erano
state rilasciate le interviste dell’allenatore Pochesci. La società si dissociava totalmente dalle
affermazioni del suo ex tesserato ed affermava che la nuova compagine sociale aveva iniziato un
percorso sportivo del tutto nuovo improntato all’assoluto rispetto delle regole federali e dei dettati
dell’articolo 1 del CGS.
La Procura Federale richiedeva l’affermazione della responsabilità oggettiva della deferita e
l’irrogazione dell’ammenda di € 500,00.
I fatti di cui al deferimento sono provati dai documenti in atti. Le espressioni del Pochesci sono
state effettivamente offensive ed altamente diffamatorie, connotate da preconcetti, incontinenti e
contrarie allo spirito di lealtà e probità sportiva a cui deve improntarsi il comportamento dei
tesserati. La società presso cui il Pochesci era tesserato al momento della commissione delle
violazioni deve rispondere oggettivamente ai sensi dell’articolo 4 comma 2 del CGS e la sanzione
richiesta, alla luce delle considerazioni svolte nella memoria difensiva e del carattere squisitamente
individuale del comportamento del tesserato, difficilmente arginabile dalla società, può essere
contenuta nella misura di cui al dispositivo più adeguata e proporzionata all’addebito rispetto alla
richiesta dell’Organo requirente.
Tutto ciò premesso la Commissione Disciplinare territoriale
DELIBERA
Di ritenere la società deferita responsabile della violazione ascritta e per l’effetto irroga alla Lupa
Frascati l’ammenda di € 300,00.
Le sanzione disciplinari decorrono dal primo giorno successivo a quello della comunicazione.
Manda alla segreteria del C.R. Lazio per le comunicazioni di rito