e con questo chiudo la parentesi scudocrociata.
IMPLOSIONE-FIDENE: ESONERATO PASCUCCI
Dopo giorni di chiacchiere, voci ed autocandidature di altri tecnici, saluta il tecnico della trionfale cavalcata dello scorso anno.
Al suo posto arriva Montarani.
ROMA, 22 Ottobre 2008 -
Ormai si attendeva semplicemente la ratifica di una decisione che evidentemente era stata già presa da giorni. Da oggi pomeriggio è ufficiale. Carlo Pascucci non è più l'allenatore del Fidene.
L'ormai ex allenatore verdeblu, che ufficialmente paga un rendimento giudicato non all'altezza del potenziale tecnico a sua disposizione, rimarrà comunque nell'organigramma societario come supervisore tecnico.
Una decisione, quella del club del presidente Morandi, che si era subdorata da lunedi pomeriggio, da quando cioè un allenatore in particolare si era sentito in dovere di sbandierare ai quattro venti che sarebbe stato lui il nuovo mister al "Salaria Sport Village" dopo un colloquio avuto con i dirigenti locali.
Una speranza poi smentita dai fatti, in quanto alla fine il Fidene ha scelto di puntare non sul mister in questione, bensì su Francesco Montarani, tecnico che in passato si è fatto apprezzare sia dal punto di vista professionale che umano e che qualche stagione fa è stato tra gli artefici principali del famoso miracolo-Pisoniano, allorchè portò per la prima volta in D un centro di un migliaio di abitanti.
Storia di ieri.
L'attualità parla invece delle "strane" circostanze relative all'esonero di Pascucci.
L'ex leccese paga sì un trend non positivo, ma con tutta probabilità anche un feeling mai realmente instaurato con alcuni degli elementi più rappresentativi della squadra.
A questo proposito, non regge neppure la leggenda metropolitana che ascrive a Pascucci un carattere spigoloso e non aperto al dialogo con le squadre a sua disposizione.
Chi ha seguito con attenzione la straordinaria parabola del Fidene nella passata stagione non ha certamente dimenticato il rapporto che l'allenatore aveva con i suoi.
Un rapporto basato sì sulla professionalità e sul rispetto dei ruoli, come si confà tra tecnico e calciatori, ma anche pieno, coinvolgente.
In una parola, umano.
Forse l'errore atavico, anche se probabilmente qualcuno faticherà ad ammetterlo, è stato commesso proprio da una dirigenza che non ha compreso fino in fondo la valenza che ebbe la compattezza del gruppo, di quel gruppo, al di là della struttura tecnica, nella stagione trascorsa.
Una rosa, quella, assai bene assortita e comprensiva di individualità importanti certo, ma soprattutto di uomini che sono sempre riusciti a guardarsi negli occhi ed a remare tutti nella stessa direzione.
Quel gruppo, nell'ottica di una rifondazione forse anche eccessiva nel passaggio dalla Promozione all'Eccellenza, ha poi segnato il passo ad una serie di calciatori dall' indubbio prestigio e spessore tecnico.
Un cambiamento radicale che non ha finora consentito al Fidene di recitare quel ruolo da schiacciasassi che tutti le avevamo, forse indebitamente, attribuito anzitempo, incorrendo nel più classico degli errori: i campionati non si vincono sfogliando gli almanacchi e facendo il gioco delle figurine.
Un errore grave per degli osservatori come noi, ma forse anche di più per chi ha seguito tale strategia di mercato durante l'estate.
L'auspicio è che la decisione di privarsi dell'opera di Pascucci, che per carità ci può stare conoscendo le dinamiche del gioco, sia stata presa in piena autonomia da parte del club della via Salaria e non ascoltando l'autorevole parere di qualche componente della squadra, come da più parti si ventila.
Questo sarebbe non grave, ma imperdonabile, perchè deleggittimerebbe d'un colpo l'organigramma di una società che non ha mai nascosto l'ambizione di compiere nel più breve lasso di tempo possibile il salto tra i professionisti, investendo cifre anche fuori mercato per un campionato come quello che attualmente vive.
Da domenica dunque starà a Montarani riaccendere le speranze dei cuori verdeblu.
Nella sua nuova avventura ritrova elementi che ha già guidato ai tempi di Pisoniano, Alfonsi e Turazza.
Quest'ultimo peraltro avuto nuovamente dal bravo tecnico romano per un brevissimo periodo nella scorsa stagione, quando sedette per poche settimane sulla panchina del Ciampino.
Il neoallenatore del Fidene esordirà in panchina domenica prossima contro il Torri in Sabina di Mauro De Vecchis, prima di una serie di cinque uscite che sulla carta, ma solo su quella, potrebbero rilanciare Mazza e compagni verso il vertice.
Staremo a vedere.
Nel frattempo, restano fin troppi chiaroscuri in una vicenda che, con tutta probabilità, nessuno racconterà mai fino in fondo.
Andrea Dirix