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prof
00venerdì 10 dicembre 2010 14:25
-SsV-
00venerdì 10 dicembre 2010 15:34
ahahaha.....chissà a chi era rivoto :D
Mario
00venerdì 10 dicembre 2010 17:52
ha pienamente ragione
A.D.
00venerdì 10 dicembre 2010 21:57
Bisognerebbe guardare le cose un pochino più in profondità.
Non aggiungo altro.
Chi vuol capire capisca, il resto è fuffa.
Calciofilo
00sabato 11 dicembre 2010 00:57
Dico una cosa che centra probabilmente come i cavoli a merenda ma non ne posso più de sentì soloni che se sentono Gesù Cristo in terra!!
E basta co sto modo di fare autoreferenziale....basta co sta superbia da 4 soldi!!!

Ma il tizio in questione veramente pensa di essere il Beccantini o lo Stefano Petrucci di turno???Ma andiamooo!!!

E se vogliamo dirla tutta il miglior giornalista di calcio laziale è il medesimo che ha postato prima di me,lui si,il numero uno e con un'umiltà da vendere !!!!!Chapeau!


Un appassionato.


Domenicofilo
00sabato 11 dicembre 2010 16:21
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108181902=Calciofilo, 11/12/2010 0.57]Dico una cosa che centra probabilmente come i cavoli a merenda ma non ne posso più de sentì soloni che se sentono Gesù Cristo in terra!!
E basta co sto modo di fare autoreferenziale....basta co sta superbia da 4 soldi!!!

Ma il tizio in questione veramente pensa di essere il Beccantini o lo Stefano Petrucci di turno???Ma andiamooo!!!

E se vogliamo dirla tutta il miglior giornalista di calcio laziale è il medesimo che ha postato prima di me,lui si,il numero uno e con un'umiltà da vendere !!!!!Chapeau!


Un appassionato.


[/QUOTE][/POSTQUOTE]

STRACONCORDO!!


D. S.
00sabato 11 dicembre 2010 20:43
Bravino, ma un po' scontato in quello che dice
Fausto(1)
00sabato 11 dicembre 2010 20:48
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108168395=prof, 10/12/2010 14.25]http://www.calciolaziale.com/articolo_css.asp?id=7425&indart=10

leggetevi il commento finale[/QUOTE][/POSTQUOTE]
======================================================================

Ho letto il commento finale.

Mi dispiace molto che il grande(in tutti i sensi) M.C.vada spesso a parare sempre "là".

Per me, che non sono addendro alle "questioni"di stampa e di "primeggiare",avrebbe dovuto aspettare gli eventuali resoconti sulla partita e poi,avendo ragione,dire la propria chiamando,eventualmente,a conforto l'altro collega.

Gli "incriminati a priori"hanno riportato-poi-solo i tabellini, riprendendoli-penso-dalle stesse fonti a cui fanno capo tutti gli addetti.

Fausto(1)
00sabato 11 dicembre 2010 20:51
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108168395=prof, 10/12/2010 14.25]http://www.calciolaziale.com/articolo_css.asp?id=7425&indart=10

leggetevi il commento finale[/QUOTE][/POSTQUOTE]

======================================================================
Precedente incompleto.
Vale questo.
===========================
Ho letto il commento finale.

Mi dispiace molto che il grande(in tutti i sensi) M.C.vada spesso a parare sempre "là".

Per me, che non sono addendro alle "questioni"di stampa e di "primeggiare",avrebbe dovuto aspettare gli eventuali resoconti sulla partita e poi,avendo ragione,dire la propria chiamando,eventualmente,a conforto l'altro collega.

Gli "incriminati a priori"hanno riportato-poi-solo i tabellini, riprendendoli-penso-dalle stesse fonti a cui fanno capo tutti gli addetti.

Pensierino personale:ma con un campo immenso in cui puo' giocare chiunque ma perchè si vuole avere l'esclusiva?
in fin dei conti c'è spazio per tutti senza pistare i piedi a nessuno.
Alla fine sono i lettori/ascoltatori che determinano la classifica delle preferenze.

Personalmente non ho mai digerito la famosa frase del grande Alberto Sordi nel film "Il Marchese del Grillo":io so io e voi nu sete un cxxxo.

Però poichè c'è stanno de mezzo "l'euri"............




Marco
00lunedì 13 dicembre 2010 12:25
a FENOMENI e SCARSICRINITI
xCalciofilo
00lunedì 13 dicembre 2010 14:42
se vogliamo dirla tutta il miglior e l'unico giornalista esperto di calcio lazialeè proprio MAX. Gli altri ancora ne devono mangiare di pagnotte
A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 14:43
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108227251=xCalciofilo, 13/12/2010 14.42]se vogliamo dirla tutta il miglior e l'unico giornalista esperto di calcio lazialeè proprio MAX. Gli altri ancora ne devono mangiare di pagnotte[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Vero!
Concordo.
Speriamo di non esagerare però con le pagnotte...;-)
-SsV-
00lunedì 13 dicembre 2010 16:26
Re: Re:
A.D., 13/12/2010 14.43:




Vero!
Concordo.
Speriamo di non esagerare però con le pagnotte...;-)




mio caro..un pochetto ci stiamo avvicinando :D
dender
00lunedì 13 dicembre 2010 16:40
state sempre molto lontani. Avoglia ancora
Verità
00lunedì 13 dicembre 2010 21:53
L'umilissimo signor Dirix ha appena dato del ciccione a max cannalire, seppur in modo garbato! :)
A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 21:57
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108237628=Verità, 13/12/2010 21.53]L'umilissimo signor Dirix ha appena dato del ciccione a max cannalire, seppur in modo garbato! :)[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Lungi da me, Verità!
Hai confuso il senso del mio intervento che non voleva essere offensivo nel modo più assoluto.
Umilmente mi auguravo di non mangiarne ancora troppe, dato che ho 15 anni di servizio alle spalle...;-)
Verità
00lunedì 13 dicembre 2010 22:10
Ovviamente ero ironico :)
Luigi
00lunedì 13 dicembre 2010 22:13
Cannalire non si può sentire in radio nè vedere in quel ridicolo teatrino comandato da Minichino.
A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 22:13
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108238063=Verità, 13/12/2010 22.10]Ovviamente ero ironico :)[/QUOTE][/POSTQUOTE]


L'ironia e l'intelligenza sono le virtù che per prime apprezzo negli esseri umani!;-)
L. L.
00lunedì 13 dicembre 2010 22:16
L'unico bravo giornalista è Priori del Cl
nino
00lunedì 13 dicembre 2010 22:28
Secondo me a livello di scritto Dirix è il numero uno in assoluto!!!

Sulle r.cronache mi piace molto Caroni!!
Critico
00lunedì 13 dicembre 2010 22:31
Dirix negli articoli non prende mai posizione.
TANA
00lunedì 13 dicembre 2010 22:33
Cannalì firmate qnd posti!
A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 22:35
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108238626=Critico, 13/12/2010 22.31]Dirix negli articoli non prende mai posizione.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Accetto di buon grado la tua critica, anche se ovviamente non sono d'accordo con la tua osservazione.
Puoi farmi qualche esempio, per favore?:-)
Critico
00lunedì 13 dicembre 2010 22:43
Ad esempio mi sembra che hai scritto tu il pezzo sull'anguillara. Forse avresti dovuto esporti un po' di più su crucianelli...
A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 22:49
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108238958=Critico, 13/12/2010 22.43]Ad esempio mi sembra che hai scritto tu il pezzo sull'anguillara. Forse avresti dovuto esporti un po' di più su crucianelli...[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Mi dispiace, ma quel pezzo non l'ho scritto io...
Sono sempre stato abituato a firmarli sempre i miei modesti lavori.
Avanti col prossimo esempio!;-)
A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 22:50
Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:108239129=A.D., 13/12/2010 22.49]


Mi dispiace, ma quel pezzo non l'ho scritto io...
Sono sempre stato abituato a firmarli sempre i miei modesti lavori.
Avanti col prossimo esempio!;-)[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Autocritica: ho scritto la parola "sempre" una volta di troppo, pardon!;-)
A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 22:52
Questo significa non prendere posizione?


di Andrea Dirix - andrea.dirix@katamail.com

ROMA, 2 Aprile 2008 - Lo avevamo sentito domenica pomeriggio, quando le acque al Lino Battista erano ancora agitate.
Erano le 18, minuto più, minuto meno, ed il match tra Nuova Roccasecca e Vjs Velletri era terminato da una manciata di minuti con il successo dei rossoneri per 4-2.
La gioia per l'undicesimo successo stagionale, quello in grado di avvicinare sensibilmente la soglia dei 50 punti che il club di Iezzi e Scifoni si era prefissata ad inizio campionato, era parsa immediatamente diluita nell'amarezza di essere stato, suo malgrado, vittima dell'ennesimo pomeriggio di pura follia del nostro calcio.
Fabio Lucidi, tecnico della Vjs Velletri da ormai quasi diciotto mesi, torna su ciò che la sua squadra ha vissuto tre giorni fa nel comune ciociaro e lo descrive attimo per attimo:" Tutto è cominciato all'uscita dal ristorante di Roccasecca, dove abbiamo voluto pranzare prima della partita.
Due persone del luogo hanno avvicinato due dei nostri ragazzi (la Vjs Velletri ha diversi calciatori in età di lega in rosa, ndr) ed hanno provato ad intimidirli ed a minacciarli.
A quel punto, ho chiesto alla società di tutelarci ma, una volta arrivati al campo, abbiamo ritrovato gli stessi signori ad attenderci al cancello d'ingresso ed anche lì hanno tenuto un comportamento estremamente antipatico verso di noi".
Le forze dell'ordine non hanno vigilato sull'accaduto?
"Sono giunte di lì a poco ed il primo tempo è filato via senza troppi problemi.
Il peggio però doveva ancora arrivare...".
Si spieghi meglio.
"Nella ripresa, sette/otto ragazzotti del posto sono scesi dalla tribuna e si sono posizionati alle spalle della nostra panchina.
Il passo dagli insulti alle minacce è stato assai breve, ma di lì a poco sono andati oltre ed hanno cominciato a bersagliare la nostra panchina di pietre, anche di una certa dimensione.
Abbiamo vissuto attimi di paura, ma lo sconforto maggiore è stato vedere che i rappresentanti della legge non muovevano un dito per fermare questa situazione, ma si limitavano a chiedere a distanza a quei ragazzi di farla finita.
E' stato davvero incredibile...".
Ed i dirigenti della Nuova Roccasecca non hanno fatto nulla per porre fine al lancio di sassi?
"A dire il vero, ci hanno solo chiesto di non mostrare i sassi al primo assistente o all'arbitro, per paura di incorrere in sanzioni da parte della giustizia sportiva".
A fine gara la situazione si è normalizzata?
"Sì, ma soltanto dopo che eravamo rimasti asserragliati negli spogliatoi per un'ora e mezzo...
La cosa che mi è dispiaciuta maggiormente è stato constatare come nessun giornale, il giorno dopo, abbia dato spazio a ciò che si è verificato al Lino Battista di Roccasecca.
Io ho giocato per dieci anni in C, anche sui campi storicamente caldi del Sud, ed ho una certa esperienza di situazioni al limite, ma mi sembra che qui da noi il calcio stia prendendo davvero una brutta piega - chiosa Lucidi- pare quasi che ci sia la consapevolezza, oserei dire la rassegnazione, che tutto debba succedere per forza e questo dispiace molto, perchè , a cose fatte, quando qualcuno si fa male seriamente o ci rimette la vita, sono tutti bravi a fare sermoni.
Bisogna far capire alle persone che le sassaiole sono pericolosissime e che basta un nonnulla per rovinare la vita a qualcuno".
Uno sfogo duro, lapidario se ci passate una battuta dai toni un po'noir, ma decisamente comprensibile se viene da chi ha subito un'aggressione così vile ed indegna già due volte nel breve volgere di sei mesi.
In molti ricorderanno, infatti, il ferimento di due calciatori rossoneri a Borgo Hermada, quando un gruppetto di tifosi del Terracina ravvide nell'esultanza di uno di loro un modo di farsi beffe della Curva Mare e decise di passare alle vie di fatto.
Stavolta non c'è stata alcuna provocazione, ma l'origine di tale trattamento di favore sarebbe riconducibile ad una gara passata tra le formazioni Juniores dei due club, in cui è scoppiata una rissa tra le squadre in campo a Velletri.
"Un loro dirigente mi ha detto che si è trattato di una vendetta...".
All'umana stupidità sembra non esserci mai fine.
A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 22:56
altro esempio di uno che fa il democristiano...
di Andrea Dirix






Storia di una gravissima disattenzione o, a pensar male, dell’ennesimo papocchio all’italiana.
La Pro Calcio Sabina, formazione militante nel Girone B del campionato di Promozione laziale ed attualmente impegnata nei play out di categoria, ha schierato un calciatore che solo tre giorni prima era stato squalificato ed ora andrà incontro alla perdita a tavolino di una partita che sul campo aveva vinto anche in maniera convincente.
Il fattaccio è accaduto stamattina al “Candiani” dove la formazione di patron Nesta era impegnata nella gara d’andata della sfida da dentro o fuori contro il Settebagni di Alberto Drago.
Al termine dei novanta minuti di gioco i sabini erano usciti dal terreno di gioco prenestino con un 3-1 che sapeva quasi di salvezza, ma immediata è arrivata la doccia gelata.
I padroni di casa hanno infatti immediatamente presentato ricorso al Comitato Regionale, avendo la squadra di De Mattia fatto scendere in campo un calciatore squalificato, Tiberti, involontario artefice peraltro della rete della bandiera dei romani per una sfortunata deviazione nella propria porta.
Un errore clamoroso della segreteria reatina o forse qualcosa di più sottile, visto che curiosamente la Pro Calcio Sabina, in caso di retrocessione, sarebbe la formazione di Promozione a godere delle maggiori chances di ripescaggio, essendo quella che ha totalizzato il maggior numero di punti nella stagione regolare.
D’altro canto, l’ormai famoso Comunicato numero 16 parla chiaro, quando va ad enunciare la graduatoria delle ripescande, in caso di disponibilità di posti.
Al paragrafo 1/C il predetto comunicato recita testualmente:

“La particolare graduatoria verrà determinata secondo le seguenti priorità:


1) Società di Promozione, vincente la Coppa Italia Cat. Promozione 2008/2009 retrocessa al Campionato di Prima Categoria al termine della stagione sportiva
2) Società di I Categoria vincente la Coppa Lazio 2008/2009, riservata alle Società di I Categoria e non retrocessa al campionato di Seconda Categoria al termine della stagione 2008/2009;
3) Società di I Categoria classificata al 2° posto del proprio girone che ha conseguito il miglior punteggio;
4) Società di I Categoria classificata al 2° posto del proprio girone che ha conseguito il secondo miglior punteggio;
5) Società di Promozione perdente i Play Out con la migliore posizione di classifica;
6) Società di I Categoria classificata al 2° posto del proprio girone che ha conseguito il terzo miglior punteggio;
7) Società di I Categoria classificata al 2° posto del proprio girone che ha conseguito il quarto miglior punteggio;
8) Società di Promozione perdente i Play Out con la seconda migliore posizione di classifica;
9) Società di I Categoria classificata al 2° posto del proprio girone che ha conseguito il quinto miglior punteggio;
10) Società di I Categoria classificata al 2° posto del proprio girone che ha conseguito il sesto miglior punteggio;
11) Società di Promozione perdente i Play Out con la terza migliore posizione di classifica;
12) Società di I Categoria classificata al 2° posto del proprio girone che ha conseguito il settimo miglior punteggio;
13) Società di I Categoria classificata al 2° posto del proprio girone che ha conseguito l’ottavo
miglior punteggio;
14) Società di Promozione perdente i Play Out con la quarta migliore posizione di classifica”.

Dal momento che attualmente restano scoperti quattro posti e che il primo punto non si è determinato, essendo la Coppa Italia di categoria finita nella bacheca di un club che non è retrocesso, ma ha pure vinto il proprio girone di appartenenza (la Cavese, ndr), è semplice fare i conti.
La prima ripescata sarà il Cava de’Selci 97, club che ha alzato al cielo la Coppa Lazio.
Le due migliori seconde sono i Canarini Rocca di Papa ed il La Storta.
La migliore retrocessa dalla Promozione sarebbe invece la Pro Calcio Sabina, formazione che ha chiuso al sestultimo posto nel proprio girone e che durante la regular season ha chiuso con ben 44 punti all’attivo.
Una brutta storia, insomma.
Una storia che getta l’ennesimo velo su un ambiente che troppo spesso presta il fianco a chiacchiere che davvero non contribuiscono a migliorare la credibilità del nostro ambiente.
Giuliano Tiberti era stato squalificato solo tre giorni prima per aver incamerato l’ottavo giallo stagionale nello spareggio-salvezza contro la Nuova Superiride La Rustica.
Possibile che nessuno a Forano abbia letto con cura un comunicato emesso a neppure 72 ore di distanza da un play out?
Ci scuserete, ma noi fatichiamo davvero a credere nell’errore umano in questa circostanza.

A.D.
00lunedì 13 dicembre 2010 22:58
e con questo chiudo la parentesi scudocrociata.
IMPLOSIONE-FIDENE: ESONERATO PASCUCCI




Dopo giorni di chiacchiere, voci ed autocandidature di altri tecnici, saluta il tecnico della trionfale cavalcata dello scorso anno.
Al suo posto arriva Montarani.

ROMA, 22 Ottobre 2008 -
Ormai si attendeva semplicemente la ratifica di una decisione che evidentemente era stata già presa da giorni. Da oggi pomeriggio è ufficiale. Carlo Pascucci non è più l'allenatore del Fidene.
L'ormai ex allenatore verdeblu, che ufficialmente paga un rendimento giudicato non all'altezza del potenziale tecnico a sua disposizione, rimarrà comunque nell'organigramma societario come supervisore tecnico.
Una decisione, quella del club del presidente Morandi, che si era subdorata da lunedi pomeriggio, da quando cioè un allenatore in particolare si era sentito in dovere di sbandierare ai quattro venti che sarebbe stato lui il nuovo mister al "Salaria Sport Village" dopo un colloquio avuto con i dirigenti locali.
Una speranza poi smentita dai fatti, in quanto alla fine il Fidene ha scelto di puntare non sul mister in questione, bensì su Francesco Montarani, tecnico che in passato si è fatto apprezzare sia dal punto di vista professionale che umano e che qualche stagione fa è stato tra gli artefici principali del famoso miracolo-Pisoniano, allorchè portò per la prima volta in D un centro di un migliaio di abitanti.
Storia di ieri.
L'attualità parla invece delle "strane" circostanze relative all'esonero di Pascucci.
L'ex leccese paga sì un trend non positivo, ma con tutta probabilità anche un feeling mai realmente instaurato con alcuni degli elementi più rappresentativi della squadra.
A questo proposito, non regge neppure la leggenda metropolitana che ascrive a Pascucci un carattere spigoloso e non aperto al dialogo con le squadre a sua disposizione.
Chi ha seguito con attenzione la straordinaria parabola del Fidene nella passata stagione non ha certamente dimenticato il rapporto che l'allenatore aveva con i suoi.
Un rapporto basato sì sulla professionalità e sul rispetto dei ruoli, come si confà tra tecnico e calciatori, ma anche pieno, coinvolgente.
In una parola, umano.
Forse l'errore atavico, anche se probabilmente qualcuno faticherà ad ammetterlo, è stato commesso proprio da una dirigenza che non ha compreso fino in fondo la valenza che ebbe la compattezza del gruppo, di quel gruppo, al di là della struttura tecnica, nella stagione trascorsa.
Una rosa, quella, assai bene assortita e comprensiva di individualità importanti certo, ma soprattutto di uomini che sono sempre riusciti a guardarsi negli occhi ed a remare tutti nella stessa direzione.
Quel gruppo, nell'ottica di una rifondazione forse anche eccessiva nel passaggio dalla Promozione all'Eccellenza, ha poi segnato il passo ad una serie di calciatori dall' indubbio prestigio e spessore tecnico.
Un cambiamento radicale che non ha finora consentito al Fidene di recitare quel ruolo da schiacciasassi che tutti le avevamo, forse indebitamente, attribuito anzitempo, incorrendo nel più classico degli errori: i campionati non si vincono sfogliando gli almanacchi e facendo il gioco delle figurine.
Un errore grave per degli osservatori come noi, ma forse anche di più per chi ha seguito tale strategia di mercato durante l'estate.
L'auspicio è che la decisione di privarsi dell'opera di Pascucci, che per carità ci può stare conoscendo le dinamiche del gioco, sia stata presa in piena autonomia da parte del club della via Salaria e non ascoltando l'autorevole parere di qualche componente della squadra, come da più parti si ventila.
Questo sarebbe non grave, ma imperdonabile, perchè deleggittimerebbe d'un colpo l'organigramma di una società che non ha mai nascosto l'ambizione di compiere nel più breve lasso di tempo possibile il salto tra i professionisti, investendo cifre anche fuori mercato per un campionato come quello che attualmente vive.
Da domenica dunque starà a Montarani riaccendere le speranze dei cuori verdeblu.
Nella sua nuova avventura ritrova elementi che ha già guidato ai tempi di Pisoniano, Alfonsi e Turazza.
Quest'ultimo peraltro avuto nuovamente dal bravo tecnico romano per un brevissimo periodo nella scorsa stagione, quando sedette per poche settimane sulla panchina del Ciampino.
Il neoallenatore del Fidene esordirà in panchina domenica prossima contro il Torri in Sabina di Mauro De Vecchis, prima di una serie di cinque uscite che sulla carta, ma solo su quella, potrebbero rilanciare Mazza e compagni verso il vertice.
Staremo a vedere.
Nel frattempo, restano fin troppi chiaroscuri in una vicenda che, con tutta probabilità, nessuno racconterà mai fino in fondo.

Andrea Dirix
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