IL PRESIDENTE DELLA FIGC LAZIO ZARELLI SPIEGA LE TANTISSIME NOVITA' DI QUEST'ANNO

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PIERLUIGI47
00martedì 24 agosto 2010 00:37
Da leggere con molta attenzione
IL PRESIDENTE DELLA FIGC LAZIO ZARELLI SPIEGA LE TANTISSIME NOVITA' DI QUEST'ANNO

Da leggere con molta attenzione


Dal sito del CR Lazio
www.crlazio.org/public/index.php

FESTA DEI CALENDARI A TIVOLI TERME

IL SALUTO DI ZARELLI


Il presidente Zarelli ha aperto la quarta edizione della Festa dei Calendari ricordando i venti anni del campionato di Eccellenza. Presente il presidente del Cra Ceccarelli

In sala tantissime società e addetti ai lavori. Presenti anche i rappresentanti dell'Assocalciatori e dell'Assoallenatori.

“Quella che inizierà il prossimo 5 settembre – ha esordito il presidente Zarelli - sarà la ventesima stagione in cui partiamo con
il Campionato di Eccellenza, come principale protagonista della nostra attività agonistica. Io, personalmente, di queste venti
edizioni ne ho vissute 19, perché sono ritornato nel Comitato Regionale Lazio nel giugno del 1992, dopo una esperienza
pluridecennale nel Comitato Interregionale. Molti dei presenti, invece, le hanno vissute tutte e venti. Questa la dice lunga su
quanta strada insieme abbiamo percorso da quella stagione 1991-1992, quando l’allora presidente della Lega Nazionale
Dilettanti, Elio Giulivi, dando corpo ad una riforma dei campionati voluta dalla Federcalcio, fece partire il nuovo Campionato che
andava ad incunearsi tra la Serie D e la Promozione, che fino all’inizio degli anni novanta, era il principale campionato
regionale. Da allora, sono passati venti anni, appunto: un periodo che tutti noi abbiamo vissuto con grande passione e
dedizione, all’insegna della voglia di fare calcio, con uno spirito improntato ai sani principi della sportività e della lealtà. Quegli
stessi principi che ancora oggi vi chiedo di rispettare e onorare in ogni vostro comportamento, ricordando il ruolo che la nostra
attività dilettantistica, riveste nella società”.

Dopo aver ricordato i venti anni dell’Eccellenza, Zarelli ha presentato le novità della stagione. “ Il campionato di Eccellenza e
quello di Promozione, partiranno il prossimo 5 settembre all’insegna di una tradizione forte, ma anche con alcune novità. Io e il
Consiglio Direttivo del Comitato, siamo convinti che sia certamente necessario innovare e rinnovare continuamente l’attività,
sganciandola, sia pure a piccole dosi, da un radicamento che contrasta con l’interesse e l’entusiasmo. Sia chiaro, che da
parte nostra non c’è alcuna voglia di fare rivoluzioni o creare stravolgimenti, ma, la ferma convinzione, che ai miglioramenti non
deve esserci mai fine”.

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PLAY-OUT E GRADUATORIE

LE PRIME NOVITA' DELLA STAGIONE

Cambia il sistema dei play-out (ridotto il divario di punti) e la formazione delle graduatorie per le ammissioni, in caso di
vacanza di posti, ai campionati di Eccellenza e Promozione.

Dopo l’introduzione, Zarelli è passato ad illustrare alle società e alla stampa le novità di questa stagione 2010-2011. “Così,
come avevamo annunciato nelle riunioni con le società, tenute nello scorso mese di giugno – ha annunciato il numero uno del
calcio laziale - abbiamo cambiato qualcosa nelle norme di svolgimento dei campionati. Mantenendo ferma l’avversione alla
disputa dei play-off nel campionato di Eccellenza, confortati in questo anche dalle indicazioni delle società, partiamo dai
play-out, che da questa stagione si svolgeranno soltanto se il divario tra le squadre direttamente interessate non sarà
superiore agli otto punti. Una scelta che ha preso lo spunto dall’esperienza maturata in questi anni di svolgimento dei
play-out”.

Il presidente ha poi ricordato come la diversa composizione dei gironi della serie D possa comportare qualche “rischio” in più
per le società dell’Eccellenza laziale. “L’aver spalmato su tre gironi le squadre laziali partecipanti alla serie D, potrebbe
comportare la retrocessione di ben 7 squadre della nostra Regione, con la conseguenza che anche chi si è salvato vincendo i
play-out, potrebbe rimettere in discussione la sua permanenza in Eccellenza. È una ipotesi remota, - ha poi avvertito Zarelli -
ma da tenere sempre presente, tenendo conto della imprevedibilità, caratteristica peculiare della nostra attività calcistica”.

GRADUATORIE RIPESCAGGI

Cambierà anche il modo con cui verrà formata la graduatoria per il completamento dell’organico del Campionato di Eccellenza, in caso di vacanza di posti. Al primo posto della graduatoria, non verrà più inserita la squadra vincente la Coppa Italia di Eccellenza, che dovesse retrocedere al Campionato di Promozione, al termine della stagione sportiva. Zarelli ne ha spiegato i motivi: “Siamo arrivati a questa decisione per evitare che la squadra vincente la Coppa Italia, che, ricordiamocelo viene assegnata il 6 gennaio, non avendo altri interessi in campionato, possa rimanere senza alcuna motivazione, e, falsare per questa sua situazione, la restante fase del campionato di Eccellenza”. Ipotesi teorica perché, come ha sottolineato lo stesso Zarelli, “cosa che per fortuna non è avvenuta nelle passate stagioni”.

La squadra vincitrice la Coppa Italia di Eccellenza verà dunque collocata all’ottavo posto, dopo la vincente la Coppa Italia di
Promozione (se non retrocessa in 1ª Categoria al termine della stagione), le 4 squadre seconde classificate nei rispettivi gironi
del Campionato di Promozione, e le 2 migliori classificate tra le società perdenti i play-out del Campionato di Eccellenza.

ECCELLENZA

Ma c’è un’altra e più interessante novità che riguarda la formazione di questa particolare graduatoria. “Che da questa stagione
– ha spiegato Zarelli - verrà determinata non soltanto dai risultati conseguiti sul campo, ma anche da quello che possiamo
definire un quadro d’insieme dell’attività della Società, in modo da offrire una opportunità di crescita non soltanto ad una
squadra, ma all’intera società”.

Così, per l’ammissione al Campionato di Eccellenza, in caso di vacanza di posti, l’inserimento nella particolare graduatoria,
potrà avvenire soltanto se la società presenterà, al momento della relativa richiesta, la seguente documentazione:

1. dichiarazione di disponibilità di un campo ubicato nel Comune dove ha sede la Società;

2. certificato di agibilità rilasciato dal competente Ufficio Tecnico Comunale;

3. certificato di fruibilità dell’impianto da parte degli spettatori, rilasciato dalla competente Commissione di Vigilanza sui Locali
di Pubblico Spettacolo.

“Queste disposizioni – ha tenuto a specificare Zarelli - vengono segnalate alle società con ben 10 mesi di anticipo. Chi è
interessato a passare di categoria, è bene che fin da questo momento cominci a sollecitare il proprietario dell’impianto, per il
95% i proprietari sono i Comuni, a provvedere in merito.

Disposizioni che, badate bene, non vengono stabilite per rendervi la vita più difficile, ma per garantire, nel vostro proprio
interesse, maggiore sicurezza sui vostri impianti, evitandovi, in caso di incidenti, di incorrere in sanzioni, civili e penali”.

PROMOZIONE

A differenza di quanto stabilito per l’Eccellenza, in Promozione invece, la squadra vincente la Coppa Italia che a fine stagione
fosse retrocessa in 1ª categoria, continuerà ad essere inserita al primo posto della speciale graduatoria, con la Squadra
vincitrice la Coppa Lazio di 1ª Categoria (se non retrocessa in seconda), che andrà ad occupare il secondo posto. “Subito
dopo, però – ha detto Zarelli - si darà una maggiore preferenza alle squadre classificate al secondo posto della 1ª categoria,
rispetto alle perdenti i play-out della Promozione. E per farlo, e questa è la più importante novità, non si terrà esclusivamente
conto dei punti acquisiti al termine della stagione regolare, ma anche di altri fattori. A tal fine verranno stilate due graduatorie
sulla base di due distinte tabelle: una per le seconde classificate del campionato di 1ª categoria, ed una per le perdenti i
play-out di Promozione”.

Nella predisposizione delle graduatorie, si terrà conto pertanto dei seguenti fattori:

- quoziente punti conseguiti/gare disputate;

- quoziente premio disciplina/gare disputate;

- attività di Settore Giovanile;

- campionati disputati dalla prima squadra nelle ultime 3 stagioni;

- certificazione attestante l’agibilità del campo, e la sua fruibilità da parte degli spettatori.

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COPPA ITALIA

NUOVA FORMULA AD ELIMINAZIONE DIRETTA

Il presidente Zarelli annuncia la nuova formula: abbandonati i gironi a tre squadre, spazio all'eliminazione diretta con un turno
preliminare sia per l'Eccellenza che la Promozione

Cambia formula la manifestazione collaterale al campionato. Niente più gironi all’italiana, ma eliminazione diretta, con qualche
accorgimento particolare. “Avendo riscontrato sempre più spesso, l’inadeguatezza della formula che prevedeva i gironi
composti da 3 squadre ciascuno, abbiamo pensato di apportare una semplice modifica, determinando solo accoppiamenti
con gare di andata e ritorno. Per farlo, sia in Eccellenza che in Promozione, sarà necessario disputare un turno eliminatorio
per determinare quante e quali squadre andranno ad effettuare le altre fasi”.

Così, per la Coppa Italia di Eccellenza, le 7 Società ammesse a completamento dell’organico (Torrenova, Città di Marino,
Tor Sapienza, Foglianese, Monterosi, Anitrella e Roccasecca ) e la società 1ª classificata nel proprio girone del Campionato di
Promozione, con il peggior quoziente punti conseguiti/gare disputate (il Formia 1905 diventato Terracina calcio), andranno a
confrontarsi, con gare di andata e ritorno, per determinare le 4 società che completeranno l’organico di 32 squadre che
effettueranno i sedicesimi di finale, e a seguire ottavi, quarti, semifinali e la finale nel giorno della Epifania”. Per la finale, Zarelli ha già annunciato che si sta “valutando la possibilità di effettuarla in una sede diversa da Roma”.

Formula nuova anche per la Promozione, con le 13 Società ammesse a completamento dell’organico, la società ammessa per disposizione federale ‘in soprannumero’ e le 4 peggiori prime classificate nel campionato di 1ª Categoria, che andranno a confrontarsi, sempre con gare di andata e ritorno, per determinare le 9 società che completeranno i trentaduesimi di finale, sedicesimi, e così via. “Così come era accaduto in parte nella scorsa stagione – ha sottolineato Zarelli - le date delle due manifestazioni talvolta non coincideranno, in modo da non appesantire troppo l’attività infrasettimanale della Giustizia Sportiva, ma soprattutto degli arbitri”.

GIOVANI E CAMPI

QUATTRO UNDER IN CAMPO E ATTENZIONE ALL'AGIBILITA'

Il presidente ha voluto sottolineare la vocazione "verde" del Comitato Regionale e la necessità di mettersi in regola con le
certificazioni per l'agibilità degli impianti sportivi

GIOVANI

Il Comitato Regionale conferma la sua vocazione giovanilie e così, anche per la stagione 2010-2011 si è scelto di far giocare
quattro giovani, rispetto al numero minimo di due imposto dalla Lega. “Una scelta – ha spiegato ancora Zarelli - che tende ad
offrirvi opportunità di sviluppo e crescita, oltre che di contenimento delle spese. Vi ricordo, a questo proposito, che nella
stagione 2011/2012 andrà in vigore la mini riforma voluta dalla Lega in tema di impiego dei giovani calciatori, con un salto di un
anno di età: sarà necessario impiegare un calciatore classe 1994. In questa ottica, il Campionato Juniores Primavera, che sembra aver trovato nuovo interesse presso numerose ed importanti Società, è l’occasione che vi offriamo per far giocare giovani Juniores sotto età, in modo da prepararli per tempo all’inserimento nelle prime squadre".

CAMPI SPORTIVI

Nella sua relazione, il presidente non poteva far mancare la sua voce in merito ad una problematica che sta particolarmente a cuore al Comitato, quella riguardante l’agibilità dei campi sportivi. "I campi devono essere a norma - ha ricordato il numero uno del Cr Lazio -, e la prescritta certificazione, deve essere rilasciata dagli Enti preposti a tale riguardo. Certificato di agibilità, che deve essere rilasciato dall’ufficio Tecnico Comunale, e Certificato di fruibilità, che deve essere rilasciato, per gli stadi sotto i
5.000 spettatori, dalla Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. Il verbale di omologazione, che viene
rilasciato dal Comitato, è solo la constatazione che le misure del campo di gioco, delle porte, del campo per destinazione,
rispondono a quanto stabilito dal Regolamento di Giuoco, per una determinata categoria".

Per agevolare le società in queste incombenze, soprattutto per le certificazioni di agibilità e fruibilità dell’impianto, il Comitato
ha quindi richiesto ed ottenuto la collaborazione di un professionista, Consulente del CONI e della Lega Nazionale Dilettanti,
l’Architetto Mauro Schiavone, "che si metterà a disposizione delle società - ha annunciato Zarelli -, per chiarimenti e per
indirizzarVi nei meandri delle normative sugli impianti sportivi. È un segnale forte che Vi dimostra quanto il Comitato ha a cuore la sicurezza degli impianti e la Vostra tranquillità nell’operare".

TESSERAMENTO

Anche in fatto di tesseramento c'è stato un forte richiamo del presidente. "Troppo spesso, e, purtroppo anche in Eccellenza e
Promozione, ci siamo trovati di fronte a ‘doppi tesseramenti’, con conseguenze pesanti per i trasgressori. I primi a dover conoscere la propria posizione devono essere i calciatori, ma, constatata la loro scarsa propensione a conoscerla, è necessario che le società prima di tesserarli, mettano in pratica tutte le misure atte a determinare con esattezza la loro posizione. L’Ufficio Tesseramenti del Comitato può essere interpellato a mezzo fax, ed evitare così sanzioni che possono
comportare difficoltà nel corso del Campionato".

AMICHEVOLI

Un’attenzione particolare, poi, il Comitato ha voluto dedicarla anche alle gare amichevoli, sostenendone parte dei costi, per
dare modo alle Società, ma anche agli arbitri, di potersi preparare adeguatamente al Campionato. "Disputare gare amichevoli
senza la prescritta autorizzazione, comporta la segnalazione alla Procura Federale, per l’irrogazione di sanzioni, ma, non solo
la loro effettuazione senza la prescritta autorizzazione comporta, in caso di infortunio dei calciatori, responsabilità civili e
penali, in quanto gli stessi hanno giocato senza la prescritta copertura assicurativa. Per giocare è necessario che i calciatori
vengano identificati".

IL TORNEO DELLE REGIONI

Il presidente Zarelli ha concluso il suo intervento annunciando che la Lega Nazionale Dilettanti, ricorrendo in questa stagione il
50° anniversario del ”Torneo delle Regioni”, ha voluto affidarne l’organizzazione al Comitato Regionale Lazio. "Con un particolare non di poco conto - ha tenuto a specificare Zarelli - Per la prima volta si troveranno contemporaneamente dal 16 al 25 aprile 2011, tutte le 6 discipline in cui è articolata l’attività della Lega Dilettanti. Juniores, Allievi e Giovanissimi di calcio a 11 maschile, calcio a 5 maschile e femminile, e calcio a 11 femminile. Pensate che nei primi 7 giorni del Torneo, saranno ospitati a Fiuggi, oltre 2.600 tra atleti, tecnici e dirigenti accompagnatori".

Tutte le gare si svolgeranno su campi ubicati nelle Province di Frosinone e Roma. "Sono certo - ha detto ancora Zarelli - che le
società laziali metteranno a disposizione, con la sensibilità che sempre le ha contraddistinte, le proprie strutture, e non solo.
Ritengo, infatti, conoscendone profondamente lo spirito che le anima, che sapranno dimostrare, in maniera tangibile, la propria
ospitalità".


GLI ARBITRI

IL SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CRA CECCARELLI

Il numero uno degli arbitri regionali, Nazzareno Ceccarelli, ha portato il sauto della classe arbitrale, chiedendo collaborazione
per una stagione ricca di soddisfazioni.

Il presidente del Comitato Regionale Arbitri, Nazzareno Ceccarelli ha portato il saluto della classe arbitrale, del presidente dell'Aia Marcello Nicchi e del componente del Comitato Nazionale, Umberto Carbonari.

"Il Lazio ha avuto il cinquanta per cento in meno di provvedimenti disciplinari e il trenta per cento in meno di ammende.
Segnale di una stagione che si è svolta all'insegna della collaborazione e del rispetto reciproco. Cosa che ci auguriamo di
ripetere nella nuova stagione, in cui contiamo di proporre ancora nuovi arbitri, motivati e entusiasti.

Voglio ringraziare il presidente Zarelli per le opportunità che ci ha dato per confrontarci tra noi e con voi società. Spero che
l'esperimento della scorsa stagione, in cui ci incontrammo con capitani e allenatori per confrontarci, possa essere ripetuto".

Sul comportamento degli arbitri, Ceccarelli ha sottolineato come non saranno tollerate bestemmie e ingiurie varie, e l'arbitro che le tollererà ne subirà le conseguenze disciplinari da parte dell'Aia. Sull'esultanza, cosa umana e giusta, non saranno tollerati sberleffi e arrampicamenti sulle reti di recenzione. In questi casi scatterà il cartellino giallo dell'ammonizione, mentre per la bestemmia scatterà l'espuslione automaticamente".

Niente nomi sulle magliette: "Nei campionati dilettanti non è consentito. Ne ho visti alcuni nella scorsa stagione, e non
possiamo consentirlo. Non saranno tollerate neanche le trattenute in mezzo all'area. L'arbitro, dopo un avvertimento, prenderà
provvedimenti disciplinari. Sui calci di punizione, le distanze vanno rispettate e i comportamenti ostruzionistici non saranno tollerati, a norma di regolamento".

LA PROMOZIONE


SVELATI I QUATTRO GIRONI, LE ROMANE AGO DELLA BILANCIA

Separate le squadre della provincia di Latina da quella della provincia di Frosinone. Le squadre della capitale suddivise su tre
gironi, quelle della provincia di Roma su quattro.

La composizione dei 4 gironi del Campionato di Promozione, è innovativa rispetto alla passata stagione.

Questo è stato determinato dal numero delle Società della Provincia di Latina (11) e di quella di Frosinone (6, di cui una, la Nuova Cassino Calcio 1924, in soprannumero).

Unendole, come la scorsa stagione, si sarebbe raggiunto un totale di 17 squadre, alle quali era ‘inumano’, aggiungere due sole squadre della provincia di Roma.

Il secondo motivo, è dettato dal concentramento di squadre romane, per la maggior parte ubicate nel quadrante nord-ovest della Capitale.

Se si fosse scelto di comporre i gironi ‘C’ e ‘D’ utilizzando, per uno la Via Pontina, fino alle porte di Roma, per l’altro utilizzando la direttrice dettata dalla Autostrada Roma-Napoli, per completare quest’ultimo girone si sarebbe dovuto attraversare Roma, per raggiungere la zona Casalotti, Boccea e Montespaccato, dove insistono la maggior parte delle Società di Promozione romane.

Certamente la scelta operata non è indolore per le 19 Società del girone ‘D’, anche per la presenza in soprannumero della Nuova Cassino Calcio 1924, che determinerà l’effettuazione di ben 4 gare infrasettimanali. Gare che per non causare grossi problemi, sono state tutte programmate nella fase finale del Campionato, quando sarà possibile giocare alle ore 16,00-16,30.

ECCELLENZA: ECCO LA COMPOSIZIONE DEI DUE GIRONI

Pisoniano, Fontenuovese e Palestrina nel girone A, Vigor Cisterna e Diana Nemi tornano nel B. Le sette squadre romane divise: quattro nel girone A, tre nel raggruppamento B.

Per il Campionato di Eccellenza, fermo restando il nucleo tradizionale nei due gironi, sono state apportate, per cercare di
renderlo ancora più interessante ed equilibrato, alcune modifiche rispetto al passato.

Sono transitate nel girone ‘A’, le tre Società delle zone Tiburtina-Prenestina: Pisoniano, Fontenuovese e Palestrina.

Le Società romane sono state suddivise, due nel girone ‘A’, Nuova Tor Tre Teste e Torrenova, e le tre new-entry, nel girone ‘B’: Tor Sapienza, Roma VIII e Real Torbellamonaca 1970.

Infine, la Vigor Cisterna è tornata nel suo habitat naturale, dove andrà a cimentarsi con le altre due Società Pontine: Formia 1905 e Terracina Calcio.

"Non si tratta di grossi cambiamenti - ha spiegato Zarelli - , ma, ne siamo certi, saranno sufficienti a dare un po’ di sapore in
più al nostro Campionato di vertice.


COPPA ITALIA

Per la Coppa Italia, sia di Eccellenza che di Promozione, come è già a vostra conoscenza, verrà disputato un turno eliminatorio.

Gli accoppiamenti determinati dal Consiglio Direttivo, sono stati disposti evitando, laddove possibile, di far incontrare Società
dello stesso girone.

Solo nel caso di Terracina Calcio/Città di Marino, non è stato possibile, ma si è tenuto conto, comunque, della identica gara di
Campionato, che verrà disputata un mese dopo l’incontro del turno eliminatorio.

Per la finale di Coppa Italia di Eccellenza, si valuterà l’opportunità, dichiarandolo per tempo, di poterla effettuare in un
Capoluogo di Provincia, diverso da Roma.

Questo per cercare di dare ancora maggior risalto a questa competizione, alla quale il Comitato è particolarmente interessato.

JUNIORES ECCELLENZA


Il presidente Zarelli ha svelato la composizione dei due raggruppamenti del campionato Juniores regionale A e il calendario
delle gare. Via il 18 settembre.

La composizione è quella tradizionale, con la suddivisione delle squadre, nei due gironi, tenendo presente la loro collocazione
a nord di Roma e a sud della stessa.

Le uniche novità, sono state quelle di aver fatto transitare da un girone all’altro, alcune delle Società protagoniste della
passata stagione.

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anonimo
00lunedì 7 marzo 2011 16:53
Il Presidente torna a parlare su fuori area
ZARELLI A 360 GRADI
Il presidente del Crlazio parla a tutto tondo sui veleni del campionato Eccellenza , della sicurezza degli impianti e tanto altro




di Gianluca Di Bella

A poco più di due mesi dalla fine della regular season regionale, c'è fermento nell'ambiente del calcio dilettante. Dalla dichiarata inagibilità delle tribune di alcuni centri sportivi concentrati soprattutto nel V e VI Municipio di Roma, alla questione arbitrale che da circa tre settimane sta salendo alla ribalta delle cronache, tra presunte combine e “pastette”, si sta pian piano adagiando sul sistema calcio una sottile coltre di veleno. Fisiologico, come ogni anno, che antichi rancori riemergano proprio alla vigilia del rush finale. Comprensibile, perché gli interessi in ballo sono molti, a volte troppi, persino ingiustificati se commisurati alla realtà del calcio dilettante.

Ultimo accadimento incriminato in ordine cronologico, la mancata convalida della rete del giocatore dell'Albalonga Ferri, fermato per un presunto fuorigioco giusto allo scadere del match clou con il Palestrina. L'episodio ha scatenato le ire del presidente dei castellani Bruno Camerini (dimissionario a giugno?), che al triplice fischio del sig. Valiante di Nocera Inferiore, ha visto materializzarsi gli spettri della stagione passata e il rischio di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano anche quest'anno. Il presidente del Comitato Regionale Lazio Melchiorre Zarelli, restio a commentare tali episodi, si è messo preventivamente nella condizione di non poter giudicare: “Non so nulla di quello che è accaduto ad Albano e delle dichiarazioni di Camerini, la domenica spengo la televisione e mi dedico ad altro. Il lunedì devo basarmi soltanto su quello che trovo scritto sugli atti ufficiali”. Sull'altra questione relativa alla presunta combine maturata nell'intervallo di Civitavecchia – Ostia Mare (terminata 2-1 per i neroazzurri n.d.r.), Zarelli invita i più maliziosi a farsi avanti in maniera formale: “Se i tesserati hanno questi sospetti, dovrebbero prendere carta e penna e denunciare le eventuali anomalie. Non si possono creare discussioni e problemi solo attraverso i giornali. E' un peccato che si facciano queste polemiche – ha commentato il presidente del CRLazio – si rischia di rovinare un campionato molto bello ed equilibrato. Soprattutto nel girone A dell'Eccellenza i valori tra le squadre sono molto simili e credo che Rieti e Albalonga possano rientrare ancora nei giochi, magari approfittando degli scontri diretti tra le altre contendenti. Nel raggruppamento B, invece, il San Cesareo forse è uscito troppo presto dalla lotta al vertice e credo che Sora e Lupa Frascati se la giocheranno fino all'ultimo. Mi auguro, inoltre, che il Marino continui la sua marcia trionfale in Coppa Italia e ripercorra le orme del Ladispoli, ultima squadra a vincere la competizione nazionale”.

Capitolo sicurezza. Gli ultimi provvedimenti che hanno portato alla chiusura delle tribune di alcuni centri sportivi di Roma, hanno lasciato qualche strascico polemico. Per certe realtà dilettantistiche il fattore campo si è azzerato di colpo. Per società come il Real Pomezia, invece, il supporto del pubblico è mancato fin dall'inizio della stagione: “Non posso disquisire sul provvedimento tecnico – ha dichiarato Melchiorre Zarelli – se è stata dichiarata l'inagibilità di alcune tribune, vuol dire che sono state fatte le necessarie verifiche da parte delle autorità competenti. Le tribune devono essere sempre omologate e collaudate. E' importante agire in questo modo, al fine di garantire la massima sicurezza. Prima si chiede più attenzione a questa problematica, poi, quando vengono fatte le dovute verifiche e la sicurezza viene tutelata, arrivano le lamentele. Non riesco a capire quello che la gente vuole veramente”. La stagione calcistica sta entrando nel vivo. Tra veleni e sospetti, miraggi di calcio giocato si intravvedono all'orizzonte.

anonimo
00lunedì 7 marzo 2011 16:59
A parte l'incongruenza sugli impianti tra quello detto ad agosto e quello detto adesso, mi chiedo: ma come fa un presidente a dire che la domenica non segue i campionati? mi sembrerebbe importante che li seguisse per accorgersi se ci sono problemi.
Sopratutto, perchè si documenta sui referti? non dovrebbe occuparsene il giudice sportivo? non penso che il lunedì escono già gli atti ufficiali di sua competenza
TELESPETTATORE
00lunedì 7 marzo 2011 18:26
.... Sull'altra questione relativa alla presunta combine maturata nell'intervallo di Civitavecchia – Ostia Mare (terminata 2-1 per i neroazzurri n.d.r.), Zarelli invita i più maliziosi a farsi avanti in maniera formale: “Se i tesserati hanno questi sospetti, dovrebbero prendere carta e penna e denunciare le eventuali anomalie. Non si possono creare discussioni e problemi solo attraverso i giornali.



quindi i maliziosi dovrebbero prendere carta e penna e scrivere a zarelli che un noto commentatore televisivo con un suo ospite girano per acchittare le pertite? E zarelli incaricherebbe subito qualcuno per indagare? aahahaaahahhhahhhahhh
Fausto(1)
00lunedì 7 marzo 2011 19:08
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109876537=anonimo, 07/03/2011 16.59]A parte l'incongruenza sugli impianti tra quello detto ad agosto e quello detto adesso, mi chiedo: ma come fa un presidente a dire che la domenica non segue i campionati? mi sembrerebbe importante che li seguisse per accorgersi se ci sono problemi.
Sopratutto, perchè si documenta sui referti? non dovrebbe occuparsene il giudice sportivo? non penso che il lunedì escono già gli atti ufficiali di sua competenza[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Anonimo sono sicuro che sai che il"politicese" va servito quando serve.

Mi piace soffermarmi sulle polemiche che sistematicamente nascono verso la fine dei campionati.

Ma tu pensi che in tutti questi anni al Presidente non sarà mai venuta l'idea di ampliare la "forbice" dei play-out per scongiurare tutte le chiacchere che sistematicamente si verificano ogni anno?

E non mi si venga a dire ancora che "esiste la befana".
Tutti lo sanno che è una bella storia per i bambini.

Non metto in dubbio assolutissimamente l'onestà di chicchessia abbia responsabilità nel comitato figuriamoci di chi da tanti anni lo guida in maniera integgerrima e con tanta passsione,abnegazione e competenza.
Pero,però .......giustamente invece di parlare tra le righe,con metafore o illazioni maliziose basterebbe prendere carta,penna, calamaio e zag il gioco è fatto.
Ma,ma ........tutti sanno quello che sanno tutti e che tutti fanno finta di non sapere.... ma "carta canta e pica sona".

Finchè gli"spifferi" rimarranno tali e non si tramuteranno in "fatti concreti"i campionati saranno sempre minati dai fantasmi e la mannaia, non avendo la possibilità di abbattersi sui colpevoli certificati, avrà poco lavoro da fare.
Peccato.
anonimoxfausto
00lunedì 7 marzo 2011 19:24
se non sbaglio, nella discussione comunicati, c'è la sentenza Pallavicino, questo procuratore, intervistato, aveva denunciato che tutti i procuratori indagati per calciopoli continuavano ad operare in barba alle regole, sai cosa è successo? la procura federale lo ha deferito e per fortuna che i giudici gli hanno dato ragione.
Il presidente invita a denunciare sapendo benissimo che nessuno lo farà, perchè ci vogliono le prove, perchè per farlo bisogna chiedere l'autorizzazione, perchè comunque c'è un ambiente mafioso ed omertoso dove ognuno si fa gli affari propri e chi si azzarda a cantare fuori dal coro viene mazziato dalla stessa giustizia sportiva, sopratutto perchè tutti hanno qualche scheletro nell'armadio.
Fausto(1)X Anonimo
00lunedì 7 marzo 2011 21:18
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109879936=anonimoxfausto, 07/03/2011 19.24]se non sbaglio, nella discussione comunicati, c'è la sentenza Pallavicino, questo procuratore, intervistato, aveva denunciato che tutti i procuratori indagati per calciopoli continuavano ad operare in barba alle regole, sai cosa è successo? la procura federale lo ha deferito e per fortuna che i giudici gli hanno dato ragione.
Il presidente invita a denunciare sapendo benissimo che nessuno lo farà, perchè ci vogliono le prove, perchè per farlo bisogna chiedere l'autorizzazione, perchè comunque c'è un ambiente mafioso ed omertoso dove ognuno si fa gli affari propri e chi si azzarda a cantare fuori dal coro viene mazziato dalla stessa giustizia sportiva, sopratutto perchè tutti hanno qualche scheletro nell'armadio.[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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Per carità non siamo nati ieri ma purtroppo l'altro ieri,specialmente il sottoscritto.
Però devi convenire che per sanzionare ci vogliono le prove,altrimenti sarebbe troppo facile e pericoloso.

Se poi l'ambiente è sempre monopolio di pochi dove si muovono leoni pronti a sbranare chicchessia pur di arrivare,allora il problema sta nella gestione delle regole.
Se poi la gestione delle regole è in mano ad un monopolio,io non lo so,allora il problema rimane sempre.
Ho l'impressione che di questo passo si ritorna al passato ed all'aria che si respirava "nell'era calciopoli",che ancora in tanti si affannano a dire ch'era tutta una montatura.
In quel periodo omertoso lavorare nel settore per certe scuderie era un vanto e ti dava la possibilità di avere un passpartù per molte porte.
Nel settore tutti lo sapevano ma nessuno mai si è esposto più di tanto contro la manifesta arroganza.
Alla fine c'ha pensato,ci sta pensando la maggistratura ma le resistenze si sono mostrate sempre consistenti.

Come detto in altra email non credo alla befana ma sono per le prove certe.Tutti lo sanno che "il tacito accordo"la fà da padrone quando servono punti per la salvezza o la vittoria.
Tutti lo sanno che il detto "oggi a me domani a te"ha sempre valore perchè poi ci si rincontra e nessuno dimentica.
Tutti sanno che ci sono personaggi interessati a più di una squadra ed i punti tra di loro vanno sempre nella direzione giusta.

Però si deve dimostrare e per dimostralo o devi fare il delatore o devi "registrare"l'accordo in "camera caritatis"qualunque essa sia.

Converrai che non è facile e nel dubbio si richiede,giustamente,la denuncia.
Ecco perchè penso che aumentare il numero delle squadra interessate ai play-off con variazioni al tema,come avviene oggi,sarebbe un bel deterrente.
Sulla fattispecie non tralascerei nemmeno i paly-off.
Devi far in maniera che tutti siano interessati a far punti il più possibile fino alla fine del campionato.
Ma non è facile perchè ci sono tanti interessati e tanti interessi....
dubbioso
00martedì 8 marzo 2011 11:47
Ma il presidente Zarelli lo sa che nei dilettanti girano tanti soldi (decine di migliaia di euro) e tutti in nero?
Le prove?
Ma come è possibile che un argentino venga a giocare in Italia? solo per diletto?
E i presidenti continuano ad andare (personalmente) in Sud America
roberto
00martedì 8 marzo 2011 13:31
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109890705=dubbioso, 08/03/2011 11.47]Ma il presidente Zarelli lo sa che nei dilettanti girano tanti soldi (decine di migliaia di euro) e tutti in nero?
Le prove?
Ma come è possibile che un argentino venga a giocare in Italia? solo per diletto?
E i presidenti continuano ad andare (personalmente) in Sud America[/QUOTE][/POSTQUOTE]


ma come fa a saperlo? lui non segue le partite, non legge i giornali e non guarda le tv, legge solo i referti il lunedì, lì non c'è scritto che sono argentini e che guadagnano 5000 euro al mese
Fausto(1)
00martedì 8 marzo 2011 16:09
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109890705=dubbioso, 08/03/2011 11.47]Ma il presidente Zarelli lo sa che nei dilettanti girano tanti soldi (decine di migliaia di euro) e tutti in nero?
Le prove?
Ma come è possibile che un argentino venga a giocare in Italia? solo per diletto?
E i presidenti continuano ad andare (personalmente) in Sud America[/QUOTE][/POSTQUOTE]
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roberto 08/03/2011 13.31

ma come fa a saperlo? lui non segue le partite, non legge i giornali e non guarda le tv, legge solo i referti il lunedì, lì non c'è scritto che sono argentini e che guadagnano 5000 euro al mese
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Dubbioso,Roberto

penso che tutti sappiano tutto ma come spesso accade quando il problema non investe direttamente il "ruolo ricoperto"non rientrando nella sfera specifica delle proprie competenze,rimane solamente un problema nel/del sistema.

Mi spego meglio.
Se ci fossero degli obblighi a cui sottostare in merito ai rimborsi,allora si che la "materia" potrebbe interessare in qualche modo chi sta al vertice.
Ma così con le attuali regole tutti possono fare quello che vogliono anche pagare per ipotesi 50/70.000€ di rimborsi ad un atleta e nessuno può far niente.
O meglio penso che la Guardia di Finanza potrebbe fare qualcosa ,dico potrebbe perchè non sò fino a che importi c'è franchigia se c'è.
Poi ci sono gli sponsor che girano e rigirano e che pur di apparire "donano/pagano"parecchi euro.
Sembra che dietro a queste sponsorizzaziione non ci sia nessun tornaconto!!!! ma nessuno riesce a farmi credere che non ci guadagnano o addirittura che ci rimettono.
Tutti gli addetti sanno come girano i pezzi di carta,tutti sanno chi ci guadagna e perchè c'è una corsa spasmodica alla ricerca degli sponsor.
E' vero che la pubblicità è l'anima del commercio però con le somme stanziate all'anima del commercio.
Si parla di badge che superano svariate centinaia di migliaia di euro per squadre destinate a concorrere per vincere e tutto il movimento di denaro,s.e.e.o.da parte mia,è esente da tassazione.

Per carità stando nella legge ognuno può impegnare ed impiegare le proprie risorse come crede e vuole,però.....
Penso che regolamentare il tutto porterebbe sicuramente dei benefici maggiori ed il rispetto delle regole.
Oggi tutti i rimborsi sono esentasse,sia che vengano elargiti in contanti che tramite assegni di c/c perchè messuno denuncia e perchè ammesso che si superino dei limiti consentiti per le società non esistono "incroci"(non l'ho mai sentito).
Se invece si costringesse/obligasse tutto il movimento a denunciare il "giro d'affari"con sgravi/ritorni per le società e per i beneficiari il tutto rientrerebbe in un normale rapporto(di lavoro?)tra la società ed il giocatore e sicuramente cadrebbero tutti quei preconcetti esistenti sull'ormai ex mondo dei dilettanti rimasto tale solo per chi ha convenienza che ciò si creda.
Sia in Eccellenza che in Promozione il dilettantismo di una volta è un ricordo,ora "girano"molte risorse per supportare e da sostenere per partecipare comunque.
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