Re: Ma solo pochissimi di loro potranno realmente dimostrare il proprio valore nella categoria di appartenenza.
PIERLUIGI47, 24/08/2011 18.27:
Conti alla mano su quanti ragazzi vengono di fatto spostati dai propri clubs dalle categorie Allievi e Juniores alla Promozione o all'Eccellenza ha proprio ragione Er Pomata: ben 1.080 ragazzi tra i 17 e i 21 anni sono coinvolti nel Lazio nell'avventura del limite di età obbligatorio per la Promozione e l'Eccellenza! Ma solo pochissimi di loro potranno realmente dimostrare il proprio valore nella categoria di appartenenza.
Infatti, tenendo conto che in Eccellenza giocano nel Lazio 36 squadre divise in 2 gironi che hanno l'obbligo di utilizzare almeno 1 giocatore classe 1994, 1 classe 1993, 1 classe 1992 e 1 classe 1991 e che per ciascuna classe di età ogni club deve avere a disposizione della 1^ squadra almeno 3 ragazzi pari età poiché vanno calcolati possibili sostituzioni durante la gara, nonché possibili squalifiche, malattie, infortuni o periodi di scarsa forma dei titolari, occorrono per l'Eccellenza almeno 108 (3 x 36 clubs) calciatori classe 1994, 108 classe 1993, 108 classe 1992 e 108 classe 1991. In totale 432, dei quali però solo una parte hanno la certezza di poter giocare in 1^ squadra, mentre gli altri rischiano di fare panchina e di non essere neppure utilizzati il sabato pomeriggio nel timore che si possano infortunare.
Per quanto riguarda la Promozione, tenendo conto giocano nel Lazio 72 squadre divise in 4 gironi da 18 che hanno l'obbligo di utilizzare almeno 1 giocatore classe 1994, 1 classe 1993 e 1 classe 1992 e che per ciascuna classe di età ogni club deve avere a disposizione della 1^ squadra almeno 3 ragazzi pari età poiché vanno calcolati possibili sostituzioni durante la gara, nonché possibili squalifiche, malattie, infortuni o periodi di scarsa forma dei titolari, occorrono per la Promozione almeno 216 (3 x 72) calciatori classe 1994, 216 classe 1993 e 216 classe 1992. In totale 648, dei quali però solo una parte hanno la certezza di poter giocare in 1^ squadra, mentre gli altri rischiano di fare panchina e di non essere neppure utilizzati il sabato pomeriggio nel timore che si possano infortunare.
Complessivamente quindi si tratta di ben 1.080 (432 + 648) ragazzi tra i 17 e 21 anni, coinvolti nel Lazio nell'avventura del limite di età obbligatorio per la Promozione e l'Eccellenza. Ma solo pochissimi di loro potranno realmente dimostrare il proprio valore nella categoria di appartenenza.
Fausto(1) 25/08/2011 16.20
Re:
addetto ai lavori, 25/08/2011 12.57:
la cosa più incredibile che la questione dei giovani di lega era stata proposta come un modo per abbassare i costi gestione, poi alla festa dei calendari il presidente zarelli ci dice che il sistema è al collasso ed al limite della bancarotta per i costi gestione, allora è evidente che questa sperimentazione è stata un fallimento in cui hanno guadagnato le famose sette sorelle che ogni anno riescono a vendere simil giocatori il cui unico pregio è la carta d'identità.
Ho aspettato un pò di tempo ma finalmente qualcuno-del settore?-mi ha risposto e dato ragione.
Finalmente leggo ciò che immodestamente anni addietro,non ricordo se in questo forum o nell'altro chiuso,avevo detto.
Chissà se il cervello di addetto ed il mio sono diversi da quello degli altri o se per gli altri-non tutti naturalmente-il cervello e' un optinal.
Grazie per il conforto,comunque, "addetto ai lavori".
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E così adesso-a forza di pensare per apportare migliorie al movimento e "non al proprio io",le istituzioni iniziano a percepire che hanno creato malessere e a comprendere quale gran caos hanno innescato.
Ora si accorgono che tantissimi giovani che dovevano risolvere "i costi di gestione"non servono a nulla,anzi vengono irrimediabilmente allontanati "da loro"e dal sistema che gestiscono.
E così tecnici che pensano e vedono un pò di più mettono in piedi-non solo per i "grandi"-anche un "equipe disoccupati" per i piccoli,calciatori usciti con l'anno corrente dall'età di lega.
Penso che si dovranno ridiscutere e rivedere tante cose.
Forse ci vorrà del tempo perchè ammettere qualche insuccesso non è mai facile.
Ma importante sarà abbandonare dal dialogo la lingua "politicese".