Il caso - Pontuale: Virtus Cimini, così non si fa.
Il giocatore, “tagliato” dalla rosa insieme agli altri ex caprolatti, attacca la società. “ Non meritavamo questo trattamento. Vicenda gestita malissimo”.
VITERBO04.09.2010indietro
Alessandro Pontuale Ex Caprarola
“Quella di lasciare la Virtus Cimini è una scelta che mi è costata molto, sofferta ma decisa”. Alessandro Pontuale, ex giocatore caprolatto, esce allo scoperto per spiegare il suo addio alla nuova realtà nata dalla fusione tra FabricaCarbognano e Caprarola. Dice che è stata sua la decisione di lasciare la rosa di mister Cianchi “motivata dal rispetto e dall’amicizia che mi lega a tutti i componenti del gruppo storico dei giocatori caprolatti, di cui mi onoro di far parte, ‘tagliati’ dalla dirigenza”. C’è rimasto male, il giocatore-assessore, che non si aspettava questo epilogo: “Non aveva più senso per me restare senza la loro presenza - afferma Pontuale -, ma soprattutto non ho reputato giusto e corretto il trattamento riservato a Chiavari, Ciambella, Fracassa, Maggini, Paolelli e Stelliferi. Un trattamento che questi ragazzi, che per un decennio hanno indossato la maglia del Caprarola senza percepire un euro, rimettendoci chi qualche legamento e chi qualche ossa, che sono stati i principali artefici di vittorie ‘storiche’ per una piccola realtà come quella cimina, non meritavano. E, a dispetto di una stagione sfortunatissima per il Caprarola, quella passata, nata male e finita peggio, il gruppo storico ha dato un esempio di correttezza ed affidabilità portando a termine la stagione e scongiurando il grande rischio che saltasse per aria tutto. Chiavari, Ciambella, Fracassa, Maggini, Paolelli e Stelliferi non meritavano questo tipo di ‘congedo’, liquidati senza troppi convenevoli”. “Resto un convinto sostenitore della fusione tra FabricaCarbognano e Caprarola voluta dai presidenti Ricci e Farsetti - prosegue Pontuale -, ne troverà sicuro giovamento in qualità ed in quantità tutto il settore giovanile e la Scuola calcio. Verranno ottimizzate le risorse economiche e migliorerà la politica societaria rivolta in particolare ai giovani e giovanissimi atleti del posto. Non potevo esimermi, però, dal tirare le orecchie a chi ha gestito malissimo questa vicenda: con più chiarezza e schiettezza al momento giusto, magari all’inizio dell’estate, di sicuro Chiavari, Ciambella, Fracassa, Maggini, Paolelli e Stelliferi non sarebbero stati di certo un ‘peso’ per la neonata Virtus Cimini. Del mister Cianchi - conclude Pontuale - ho apprezzato fin da subito la sincerità e la chiarezza, caratteristiche che purtroppo sul versante dirigenziale hanno un po’ latitato durante tutta questa antipatica telenovela che per me comunque senza rancore si chiude qua”