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LOTTA AL VIRUS H1N1 - INFLUENZA "A"

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2009 20:05
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carletto
[Non Registrato]
30/10/2009 15:51

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: CORRIERE DELLO SPORT
[POSTQUOTE][QUOTE:98526019=carletto, 30/10/2009 15.43][POSTQUOTE][QUOTE:98525901=carletto, 30/10/2009 15.39][POSTQUOTE][QUOTE:98486236=mauretto58, 29/10/2009 10.18]


allora,
non e' che voglio dare notizie allarmistiche o terroristiche (??),
e' solo scrivere ed avvertire di una nuova influenza che a detta di


Io sconsiglio di vaccinare i bambini contro la febbre suina". Il no secco arriva da Eugenio Serravalle dell' Associazione Culturale Pediatri: "si tratta di un virus leggero, meno aggressivo della normale influenza stagionale - afferma il medico - si manifesta come qualsiasi forma di febbre e non sarà l'unica patologia che colpirà i bambini nell'inverno, non sarà poi facile distinguerla dai circa cinquecento virus capaci di infettare i bambini». Secondo l'associazione «la febbre suina può colpire più persone, pare, ma provoca meno morti di qualunque altra influenza trascorsa. La mortalità è dello 0,3% in Europa e dello 0,4% negli Usa. Di influenza, comunque, i più deboli sono sempre morti». Inoltre «la mortalità per influenza AH1N1 riguarda prevalentemente persone di età minore di 65 anni, in quanto i più anziani sembrano avere un certo grado di protezione, a seguito di epidemie passate. Il 90% dei decessi per influenza stagionale riguarda gli over 65, l'influenza A colpisce invece prevalentemente persone di età inferiore. Ma, in assoluto, l'influenza A provoca pochi decessi tra i giovani». «Ma allora perchè questa paura? - si domanda il medico - questo è un tipico esempio di 'invenzione delle malattie e non è neppure la prima volta. Nel 2005 l'Oms aveva previsto fino a sette milioni di morti per l'influenza aviaria. Alla fine i morti furono 262. Si trattò di un gravissimo errore prognostico o di un business farmaceutico?». A questo proposito, Serravalle conclude: «Di fatto non esiste alcun trattamento preventivo: i farmaci antivirali, Oseltamivir (Tamiflu) e Zanamivir (Relenza), non prevengono la malattia e su individui già ammalati l'azione dimostrata di questi farmaci è di poter accorciare di mezza giornata la durata dei sintomi dell'influenza. Nè va dimenticato che gli antivirali possono causare effetti collaterali importanti. E i vaccini? Quelli contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri, ma vengono pubblicizzati, con gran clamore».
MEDICO SPORTIVO
[Non Registrato]
30/10/2009 17:09

L'INFORMAZIONE DEVE ESSERE DATA PER PREVENIRE
Carissimi,sono un medico sportivo che spesso leggo su questo sito di sport .
Vorrei rimanere in anonimato,visto il ruolo che ricopro presso una societa' semi-professionistica di calcio.
Dico a carletto che in definitiva mauretto58 non e' che dice chissa' che',ma,come hai fatto tu oggi,informi la gente di quello che si legge,si vede in tv,etc.,su questa influenza a.
Come scritto da mauretto58 ,per le persone in salute,il rischio e' dello 0,20-0,50% , mentre per i meno sani,come cardiopatici e tutti coloro che hanno problemi,specie respiratori,il rischio aumenta vertiginosamente,fino a rischio vita.
Ma non e' che scopriamo l'acqua calda , il rischio anche minimo c'e' e se si preveniene e si comunica alla gente qualche rimedio e-o si fanno degli esempi (come fatto da mauretto58) ,sinceramente non lo alzerei a terrorista psicologico od a altro , ma inizierei a vedere questa influenza con diffidenza,ma senza paura.
Vi ringrazio e scusate l'intrusione .

carletto
[Non Registrato]
30/10/2009 17:23

Re: L'INFORMAZIONE DEVE ESSERE DATA PER PREVENIRE
[POSTQUOTE][QUOTE:98528767=MEDICO SPORTIVO, 30/10/2009 17.09]Carissimi,sono un medico sportivo che spesso leggo su questo sito di sport .
Vorrei rimanere in anonimato,visto il ruolo che ricopro presso una societa' semi-professionistica di calcio.
Dico a carletto che in definitiva mauretto58 non e' che dice chissa' che',ma,come hai fatto tu oggi,informi la gente di quello che si legge,si vede in tv,etc.,su questa influenza a.
Come scritto da mauretto58 ,per le persone in salute,il rischio e' dello 0,20-0,50% , mentre per i meno sani,come cardiopatici e tutti coloro che hanno problemi,specie respiratori,il rischio aumenta vertiginosamente,fino a rischio vita.
Ma non e' che scopriamo l'acqua calda , il rischio anche minimo c'e' e se si preveniene e si comunica alla gente qualche rimedio e-o si fanno degli esempi (come fatto da mauretto58) ,sinceramente non lo alzerei a terrorista psicologico od a altro , ma inizierei a vedere questa influenza con diffidenza,ma senza paura.
Vi ringrazio e scusate l'intrusione .

[/QUOTE][/POSTQUOTE]


la ringrazio dell'intervento perchè è un contributo degno oalla causa
ma l'informazione deve essere completa e parziale e solo allarmistica creando solo paura.
L'influenza e contagiosa, come lo è la normale influenza, crea problòemi come lo crea la normale influenza, Dobbimao prendere preacauzioni perchè e da persnoe intelligenti o prenderle.
Si può informare con intelligenza e non per creare panico perchè si vive nel panico.
osservatore attento
[Non Registrato]
06/11/2009 19:52

ci siamo
[POSTQUOTE][QUOTE:98709766=PIERLUIGI47, 06/11/2009 10.41]Iniziano a vedersi anche nella capitale gli effetti della pandemia influenzale. In molte scuole medie di Roma intere classi decimate dalla pandemia influenzale da virus A/H1N1. Per molte squadre di calcio giovanili c'é quindi il rischio assenza di giocatori, come é avvenuto, ad esempio, domenica scorsa nella partita Cor 2005-Sporting Tanas valida per il campionato Giovanissimi Provinciali. Gli ospiti hanno perso 9 a 1, ma erano senza i 2 portieri e 5 titolari, colpiti da influenza. Per la regolarità del campionato la FIGC Lazio non dovrebbe forse emanare delle precise istruzioni per consentire il rinvio delle partite in caso di assenze di gruppo documentate da certificati medici? [/QUOTE][/POSTQUOTE]


osservatore attento
[Non Registrato]
06/11/2009 20:05

[POSTQUOTE][QUOTE:98709443=PIERLUIGI47, 06/11/2009 10.29]Provincia di Grosseto, Asl 9 e ufficio scolastico provinciale

E' partita nelle scuole superiori della provincia di Grosseto la campagna “Mani Pulite”, per la prevenzione della pandemia influenzale da virus A/H1N1

Confortanti i dati sulla diffusione del virus e sui ricoveri ospedalieri (solo 10).


Si chiama “Mani Pulite” la campagna di prevenzione della pandemia influenzale da virus A/H1N1 che Asl 9, Provincia di Grosseto e Ufficio Scolastico Provinciale stanno realizzando insieme nelle scuole superiori della provincia.

Campagna d’informazione che ha l’obiettivo di promuovere comportamenti virtuosi da parte degli studenti, a partire dalla corretta igiene delle mani, che costituiscono uno dei veicoli d trasmissione del virus da persona a persona.

La campagna si avvale di materiali informativi (poster, libretti, adesivi) che saranno distribuiti agli studenti, di un video esplicativo delle modalità di lavaggio delle mani, realizzato dai bambini della scuola primaria di Nomadelfia (che sarà utilizzato in tutte le scuole della Toscana), e di 1.000 flaconi di gel alccolico per l’igiene delle mani, che la Provincia di Grosseto sta distribuendo nelle scuole superiori.

«Abbiamo aderito alla richiesta di colaborazione della Asl 9 a questa campagna di sensibilizzazione – spiega il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras – perché riteniamo che promuovere comportamenti virtuosi fra la popolazione studentesca dia un contributo importante nella logica della prevenzione. Il virus influenzale A/N1H1, peraltro, contagia con più facilità la popolazione giovanile, che risulta essere meno immunizzata. Proprio in queste ore le scuole superiori della provincia stanno ricevendo i flaconi di gel alcoolico per l’igiene delle mani».

«Il contrasto alla pandemia influenzale – sottolinea Fausto Mariotti, direttore generale della Asl 9 – passa in primo luogo attraverso la vaccinazione dei soggetti a rischio, ma anche attraverso la diffusione di pratiche igienico sanitarie come il lavaggio costante delle mani, che costituiscono un veicolo privilegiato di trasmissione del virus da persona a persona. Più soggetti vengono vaccinati e più comportamenti virtuosi vengono seguiti, e maggiori sono gli ostacoli che frapponiamo al virus nel fare il salto da una persona all’altra. L’obiettivo finale è quello di ridurre il picco di diffusione della pandemia, previsto per dicembre. D’altra parte – conclude Mariotti – non dobbiamo alimentare allarmismi ingiustificati, perché non va dimenticato che il virus influenzale A/H1N1 ha un tasso di mortalità di gran lunga inferiore ai normali virus dell’influenza stagionale, che ogni anno provocano dai 4.000 ai 12.000 decessi a seconda della tipologia e della virulenza. Decessi che si verrficano per lo più fra persone anziane e con patologie croniche».

A fornire alcune informazioni rassicuranti, la dottoressa Cristina Buriani, responsabile dello staff della direzione generale della Asl 9.

«In provincia di Grosseto – sottolinea – abbiamo iniziato a predisporre il piano di vaccinazione, prevenzione e monitoraggio sin dal luglio scorso, e tutto sta andando secondo le previsioni. L’adesione alla vaccinazione da parte del personale sanitario è stata massiccia ed è in aumento proprio in questi giorrni, con la migliore performance regionale insieme a quelle delle Asl di Pisa e Prato.

Si stima che il 30% dei bambini e ragazzi in età scolare sia colpito da influenza di tipo “A”, e che circa il 70% dei casi segnalati riguardino persone sotto i 24 anni d’età.

Nella settimana da 26 ottobre al 1° novembre, secondo le stime della rete dei medici sentinella, i nuovi casi d’influenza “A” si attestano su 8-9 ogni 1.000 abitanti della provincia di Grosseto, con picchi nella fascia di età tra 5 e 14 anni. Ciò significa circa 2.000 nuvi casi a settimana, a fronte del picco di 3.000 previsto per il periodo di maggior diffusione del virus, che sarà nella seconda metà di dicembre.

Quanto ai ricoveri – conclude Buriani – dal 28 settembre al 2 novembre, sono state trattate in ospedale 10 persone con diagnosi certa di influenza A/H1N1, di cui 6 bambini da 0 a 14 anni. Casi lievi ricoverati in via precauzionale, tranne uno che ha richiesto assistenza respiratoria».

La Asl 9 ha già distribuito ai pediatri 960 dosi di vaccino destinate a bambini e adolescenti a rischio tra 6 mesi e 17 anni (ordinanza ministeriale del 20 ottobre 20009 e disposizioni regionali successive).

In questi giorni sono in distribuzione ai medici di medicina genrale 4.750 dosi per le donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza, e per i soggetti appartenenti alle categorie a rischio con eetà inferiore ai 65 anni.

Man mano che arriveranno le ulteriori dosi dal ministero, il vaccino sarà esteso al resto della popolazione.[/QUOTE][/POSTQUOTE]


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