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Un consiglio per favore

Ultimo Aggiornamento: 24/05/2018 11:10
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Città: ROMA
Età: 72
Sesso: Maschile
07/11/2017 15:07

per la prima volta ho iscritto mio figlio, 10 anni, nei pulcini di una scuola calcio qui a Roma, a detta di molti tanto blasonata, una delle migliori, ecc.. ecc..
Premetto che mio figlio ha una passione smodata per il calcio, da quando ha 5 anni non pensa ad altro, eravamo noi genitori a volerlo indirizzare in altri sport, ma tant'è alla fine, ha vinto lui [SM=g27985]
Premetto che ci capisco poco di calcio, ho si giocato fino in seconda categoria, ma come talent scout sono a zero.
Quello che potevo notare di mio figlio nel "gioco di strada", è che viene scelto sempre tra i primi, correrebbe avanti e indietro per km, ha due polmoni e un fisico molto buoni, salta l'avversario e protegge la palla discretamente e quando ne ha l'occasione la butta dentro con una buona media. Insomma, è abbastanza portato, per carità non dico che è un campione o un fenomeno. Anzi, se dedicasse tutte le ore che gioca a qualcos'altro sarei più felice io.
Veniamo alla SdC. Ci sono tre squadre Pulcini, chiamate Prima squadra, seconda squadra e terza squadra (e già fa capire qualcosa). I più forti giocano tra di loro, i più deboli tra di loro, in mezzo tutti gli altri.
Il mio lo hanno messo da subito in terza squadra, ma pazienza, ci dicevamo, lui era cmq felice come una pasqua di giocare in una SdC.
Inizialmente si divertiva. Poi ha iniziato a realizzare.

Secondo il mister, lui gioca "splendidamente" in difesa, con ordine di non superare la metà campo. Senza sentire spiegazioni di sorta.
Ascoltando altri genitori, il giocare fuori ruolo è un problema di molti altri ragazzi. Ma i genitori non debbono avere voce in capitolo, guai a parlare col mister.

Ovvio che ogni partita la squadra subisce forti passivi.

Il tutto si risolve con questi poveri bambini che si chiedono "quando potrò giocare in prima squadra?" oppure "perchè devo giocare in un ruolo dove non sono capace?" o anche "voglio giocare in una squadra che non perde sempre".
Insomma, vedo che non si diverte più, aumenta il nervosismo, l'insicurezza nelle proprie capacità, ecc..
Molti genitori stanno perdendo la pazienza e hanno già deciso di non rinnovare a fine novembre, io vorrei fare lo stesso ma ho paura di finire dalla padella alla brace.
Quello che vi chiedo è se conoscete qualche realtà migliore a Roma o come vi comportereste voi, o come confortare il piccolo.

Grazie infinite.

capisco
[Non Registrato]
07/11/2017 15:37

Capisco che non vuoi dire il nome della squadra ma almeno di la zona Roma è grande [SM=g27987]
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Post: 7
Città: ROMA
Età: 72
Sesso: Maschile
07/11/2017 15:39

si scusa hai ragione... zona S. Giovanni e limitrofe (s.lorenzo, colle oppio, prenestina, ecc..)
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Post: 7
Città: ROMA
Età: 72
Sesso: Maschile
07/11/2017 15:39

si è obbligati a pagare l'iscrizione per l'anno in corso anche se lo porto/trasferisco in un'altra SdC?
[Modificato da noracism 07/11/2017 15:47]
Il carro di buoi
[Non Registrato]
07/11/2017 15:48

Diciamo che in questi casi è molto importante la figura del genitore. E qui che dovresti far capire a tuo figlio che deve giocare per divertirsi e di non basare il tutto su chi sono i più forti, sulla prima o seconda terza squadra.
A 10 anni sono tutti piccoli, sai quanti ne ho visti di presunti fenomeni che giocavano in prima squadra ed ora se fanno panchina e in un campionato regionale è grasso che cola? Oppure li vedi in squadre materanno nell'elite. Per farti capire che quello che vale oggi, non varrà domani e dopodomani. I ragazzi crescono sia di testa che di fisica e tutto cambia.

Riguardo alla tua domanda, non credere che cambiarlo risolvi il problema. Tanto ragionano tutte allo stesso modo, sei tu che devi dare sicurezza a tuo figlio. Se proprio non si trova e non ti piace l'ambiente puoi cambiare società ma non aspettarti situazioni migliori. Anche perché tuo figlio inizia quest'anno a giocare a pallone, e il calcio per strada è ben diverso dal calcio praticato nelle scuole calcio.

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Città: ROMA
Età: 72
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07/11/2017 16:10

grazie carro,
noi genitori ce la stiamo mettiamo tutta a fargli capire che si deve solo divertire, ma vediamo che questo discorso inizia a stargli "stretto", per cui teniamo finchè possiamo, ma stiamo cercando di capire cosa rispondere quando inizierà a fare discorsi più seri sull'argomento, quando capirà come funzionano queste cose.
Ripeto lungi da me credere che sia un fenomeno (nemmeno lontanamente) anzi spero che un giorno succeda un miracolo e si svegli con la voglia di cambiare sport o hobby.
Ma ad oggi, mettendomi nei panni del bambino, gli piacerebbe giocare partite più equilibrate, con bambini del suo valore o capacità, magari (spero) trova così anche i veri fenomeni che gli fanno "passare la palla in mezzo alle orecchie" e la smette di lamentarsi. Ma, in tutta onestà, anche in prima squadra si vede ben altro, e questa situazione a lui non quadra, anche se ha 10 anni.
Quello che mi rode è che basterebbe poco da parte della società cambiare le cose e nessuno realizza che forse questa metodologia è sbagliata. Per cosa poi? C'è un trofeo in palio? Non capisco
Il carro di buoi
[Non Registrato]
07/11/2017 16:44

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135117174=noracism, 07/11/2017 16.10]grazie carro,
noi genitori ce la stiamo mettiamo tutta a fargli capire che si deve solo divertire, ma vediamo che questo discorso inizia a stargli "stretto", per cui teniamo finchè possiamo, ma stiamo cercando di capire cosa rispondere quando inizierà a fare discorsi più seri sull'argomento, quando capirà come funzionano queste cose.
Ripeto lungi da me credere che sia un fenomeno (nemmeno lontanamente) anzi spero che un giorno succeda un miracolo e si svegli con la voglia di cambiare sport o hobby.
Ma ad oggi, mettendomi nei panni del bambino, gli piacerebbe giocare partite più equilibrate, con bambini del suo valore o capacità, magari (spero) trova così anche i veri fenomeni che gli fanno "passare la palla in mezzo alle orecchie" e la smette di lamentarsi. Ma, in tutta onestà, anche in prima squadra si vede ben altro, e questa situazione a lui non quadra, anche se ha 10 anni.
Quello che mi rode è che basterebbe poco da parte della società cambiare le cose e nessuno realizza che forse questa metodologia è sbagliata. Per cosa poi? C'è un trofeo in palio? Non capisco[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Le situazioni che racconti sono "normali" purtroppo. In ogni caso a 10 anni ancora ai voglia a crescere e a capire certe meccanismi. E' un 2007 per cui gioca ancora a calciotto, che non è il vero calcio. Quando si passerà a 11 vedrai che quelli che oggi erano fenomeni, la maggior parte, spariranno. Perché è un calcio totalmente diverso.

Piuttosto, se posso permettermi, cercate invece di assecondare la sua passione del calcio e non vederlo come un mostro per lui, perché non credere che altri sport di squadra siano migliori. Cercate piuttosto di parlare sempre di divertimento e lo deve essere, anche una valvola di sfogo, un modo per stare lontano da playstation e tv.

maicol
[Non Registrato]
08/11/2017 07:27

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135117174=noracism, 07/11/2017 16.10]grazie carro,
noi genitori ce la stiamo mettiamo tutta a fargli capire che si deve solo divertire, ma vediamo che questo discorso inizia a stargli "stretto", per cui teniamo finchè possiamo, ma stiamo cercando di capire cosa rispondere quando inizierà a fare discorsi più seri sull'argomento, quando capirà come funzionano queste cose.
Ripeto lungi da me credere che sia un fenomeno (nemmeno lontanamente) anzi spero che un giorno succeda un miracolo e si svegli con la voglia di cambiare sport o hobby.
Ma ad oggi, mettendomi nei panni del bambino, gli piacerebbe giocare partite più equilibrate, con bambini del suo valore o capacità, magari (spero) trova così anche i veri fenomeni che gli fanno "passare la palla in mezzo alle orecchie" e la smette di lamentarsi. Ma, in tutta onestà, anche in prima squadra si vede ben altro, e questa situazione a lui non quadra, anche se ha 10 anni.
Quello che mi rode è che basterebbe poco da parte della società cambiare le cose e nessuno realizza che forse questa metodologia è sbagliata. Per cosa poi? C'è un trofeo in palio? Non capisco[/QUOTE][/POSTQUOTE]

no non c'è nessun trofeo in palio se non la crescita tecnica di tutti i ragazzi. giocare con chi ha le stesse capacità è il criterio principale per sviluppare capacità che magari, al momento, sono inespresse.
la didattica e la metodologia sono importanti in questo momento evolutivo del ragazzo e svilupparle in gruppi promiscui è impossibile.
L'unica cosa che al momento non interessa è il risultato della gara.
A questo deve mirare l'insegnamento del mister, della famiglia e della società, la sconfitta della squadra non deve pesare, al contrario devono pesare i continui miglioramenti individuali dei ragazzi.
arrivando a tuo figlio (scusami per il tu confidenziale) visto che ha appena iniziato deve aver pazienza, in quanto vedrai che nessuno ha interesse a lasciare in un gruppo di bassa qualità chi dimostra di possedere caratteristiche superiori.
un caro saluto
OFFLINE
Post: 7
Città: ROMA
Età: 72
Sesso: Maschile
08/11/2017 09:17

Anzitutto un sentito grazie a tutti quelli che mi hanno risposto, ora ho le idee molto più chiare.
Cmq insieme ad un altro genitore abbiamo preso la decisione di provare a cambiare SdC, a detta di qualcuno molto più attenta alla psicologia del bambino (Non so se sia vero ma dicono che hanno in organico anche una figura tipo psicologo). Vedremo.
Grazie ancora!
Half
[Non Registrato]
08/11/2017 09:51

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135119151=noracism, 08/11/2017 09.17]Anzitutto un sentito grazie a tutti quelli che mi hanno risposto, ora ho le idee molto più chiare.
Cmq insieme ad un altro genitore abbiamo preso la decisione di provare a cambiare SdC, a detta di qualcuno molto più attenta alla psicologia del bambino (Non so se sia vero ma dicono che hanno in organico anche una figura tipo psicologo). Vedremo.
Grazie ancora![/QUOTE][/POSTQUOTE]

Lascia perdere è come se tu ti presenti come Imperatore, si parla del sesso degli angeli.

Tutte le squadre blasonate hanno almeno 3 gruppi, potendo contare su un numero consistente di iscritti, diciamo il primo selezionato gli altri puoi trovare varie metodologie (mixati o suddivisi ulteriormente).

Ha ragione Carro dei buoi che diversi che fanno oggi parte del primo gruppo un domani saranno ridimensionati e viceversa.

Se vuoi un mio consiglio portalo il più vicino casa, dove c'è un allenatore che insegna calcio con passione e fa parte di un gruppo sano (dove non ci sono pseudo fenomeni) e coeso.

Tanto quando inizia l'agonistica se è bravo lo vanno a prendere anche nei provinciali, in questo periodo ha senso scegliere squadre di un certo calibro.

In bocca al lupo
Però non mi è chiaro un p
[Non Registrato]
08/11/2017 18:18

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135119151=noracism, 08/11/2017 09.17]Anzitutto un sentito grazie a tutti quelli che mi hanno risposto, ora ho le idee molto più chiare.
Cmq insieme ad un altro genitore abbiamo preso la decisione di provare a cambiare SdC, a detta di qualcuno molto più attenta alla psicologia del bambino (Non so se sia vero ma dicono che hanno in organico anche una figura tipo psicologo). Vedremo.
Grazie ancora![/QUOTE][/POSTQUOTE]


Tu dici di voler cambiare a fine novembre. Ma a questo punto non dovresti aver già pagato una cospicua quota tra iscrizione e kit? E cambiando non dovresti rispendere altrettanto per la nuova collocazione? Mi interessa saper quanto costerebbe unA operazione del genere visto che mi trovo in una situazione simile alla tua. E poi siccome sei protetto dall'anonimato perché non ci dici chi lasci e chi prendi in modo che anche altri possano regolarsi? Te ne sarei grato
Fuori dal coro ...
[Non Registrato]
08/11/2017 19:04

Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135120793=Però non mi è chiaro un p, 08/11/2017 18.18]


Tu dici di voler cambiare a fine novembre. Ma a questo punto non dovresti aver già pagato una cospicua quota tra iscrizione e kit? E cambiando non dovresti rispendere altrettanto per la nuova collocazione? Mi interessa saper quanto costerebbe unA operazione del genere visto che mi trovo in una situazione simile alla tua. E poi siccome sei protetto dall'anonimato perché non ci dici chi lasci e chi prendi in modo che anche altri possano regolarsi? Te ne sarei grato
[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Lo so, sarò fuori dal coro e forse anche antipatico... ma leggendo quanto hai scritto la sensazione che ho avuto è che le paure, arrabbiature etc .. siano più tue che di tuo figlio.
E' un 2007, è piccolo e ancora NON gioca a calcio, ma ricorre solo una palla sperando di metterla dentro.
Il bambino deve essere sereno e tu come genitore devi fare in modo che lui lo sia. Questo che vuol dire? Che non devi ad esempio criticare davanti a lui l'ambiente e le incertezze del gruppo e della società in cui gioca. Non devi commentare negativamente i risultati, i mister ovvero gli altri gruppi. Sentendo i tuoi commenti ad esempio fatti anche involotariamente con altri genitori, lui la penserà come te. Quindi alla fine le sue frustazioni rischiano di essere solo le tue ma assorbite ed evidenziate da lui (una sorta di boomerang).
Ecco, ho avuto questa sensazione, ma spero di sbagliarmi.
Quello che deve essere importante per lui sono:
* il gruppo con cui gioca e impara: è un buon gruppo, educato, si trova bene con ragazzi simpatici, va d'accordo...?
* il mister: insegna calcio, hanno un buon feeling, è simpatico ed educato con i ragazzi, ...?
* la società: li lascia divertire, perdere o vincere è la stessa cosa, etc..?
Se tutti questi interrogativi hanno una risposta positiva, allora non ha proprio senso di cambiare.
Aggiungici poi che cambiando oggi, per te sarà semplice ... lo porti in un altro posto e paghi una nuova retta, ... ma per lui significa ricominciare d'accapo (nuovi amici, nuovo ambiente, nuova società, ...) e non sarà facile!!
Se poi consideri anche il rischio di passare dalla padella alla brace (o nella migliore delle ipotesi trovare la stessa identica situazione), allora non capisco tutto questa agitazione per un bambino che alla fine prova solo a tirare calci ad un pallone (perchè al momento si parla solo di questo ... tirare calci..).
In bocca al lupo
OFFLINE
Post: 7
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Età: 72
Sesso: Maschile
09/11/2017 08:46

Carissimi, rispondo ad entrambi.
I nomi delle squadre preferirei non farle, solo per correttezza, anonimato o meno. Il costo è irrilevante quando si tratta del benessere di tuo figlio.
Vedi fuoridalcoro, io sono quel tipo di genitore che non vede ne allenamenti ne la partita, ma dialoga col proprio figlio. E se permetti, credo di conoscerlo bene solo vedendo la sua espressione uscendo dal campo. Stato d'animo confermato dalle parole.
E noi genitori continuiamo a dirgli 'ti devi divertire','non pensare al risultato','non esiste una prima squadra tanto poi giocherete tutti insieme','se il mister ti ha dato quel ruolo avrà le sue ragioni'. Ma lui non ne vuole sapere. Sarà autistico? [SM=g27985]
Dimmi cos'altro posso fare. Pensa che lo vedo di nuovo super-divertito quando i giorni che non gioca lo porto al campo pubblico del quartiere...

[Modificato da noracism 09/11/2017 08:46]
Però non mi è chiaro
[Non Registrato]
09/11/2017 08:58

Re: Però non mi è chiaro
[POSTQUOTE][QUOTE:135122194=noracism, 09/11/2017 08.46]Carissimi, rispondo ad entrambi.
I nomi delle squadre preferirei non farle, solo per correttezza, anonimato o meno. Il costo è irrilevante quando si tratta del benessere di tuo figlio.
Vedi fuoridalcoro, io sono quel tipo di genitore che non vede ne allenamenti ne la partita, ma dialoga col proprio figlio. E se permetti, credo di conoscerlo bene solo vedendo la sua espressione uscendo dal campo. Stato d'animo confermato dalle parole.
E noi genitori continuiamo a dirgli 'ti devi divertire','non pensare al risultato','non esiste una prima squadra tanto poi giocherete tutti insieme','se il mister ti ha dato quel ruolo avrà le sue ragioni'. Ma lui non ne vuole sapere. Sarà autistico? [SM=g27985]
Dimmi cos'altro posso fare. Pensa che lo vedo di nuovo super-divertito quando i giorni che non gioca lo porto al campo pubblico del quartiere...

[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Rispetto la tua volontà di non fare nomi delle squadre, anche se sarebbe utile affinché altri non incappino nella stessa avventura; ma vorrei tornare sul discorso delle spese perché qualcosa non torna. Hai parlato di quartieri periferici (Prenesetino) e dici che i soldi non contano? Qui stiamo parlando di almeno 600 euro visto che a questo punto della stagione dovresti aver già pagato l'iscrizione (100 euro), il kit (150-220) e almeno una prima rata (minimo altri 100), che poi dovrai ripagare a fine mese per ricominciare altrove. E dici che "il costo è irrilevante"?
proprio così
[Non Registrato]
09/11/2017 09:20

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135122194=noracism, 09/11/2017 08.46]Carissimi, rispondo ad entrambi.
I nomi delle squadre preferirei non farle, solo per correttezza, anonimato o meno. Il costo è irrilevante quando si tratta del benessere di tuo figlio.
Vedi fuoridalcoro, io sono quel tipo di genitore che non vede ne allenamenti ne la partita, ma dialoga col proprio figlio. E se permetti, credo di conoscerlo bene solo vedendo la sua espressione uscendo dal campo. Stato d'animo confermato dalle parole.
E noi genitori continuiamo a dirgli 'ti devi divertire','non pensare al risultato','non esiste una prima squadra tanto poi giocherete tutti insieme','se il mister ti ha dato quel ruolo avrà le sue ragioni'. Ma lui non ne vuole sapere. Sarà autistico? [SM=g27985]
Dimmi cos'altro posso fare. Pensa che lo vedo di nuovo super-divertito quando i giorni che non gioca lo porto al campo pubblico del quartiere...

[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Penso che quanto espresso da fuori del coro è corretto specialmente riguardo agli effetti sul ragazzo.
Il problema secondo me è proprio che fino ad ora tuo figlio ha sempre giocato al parco pubblico libero di fare quello che voleva come giusto che sia quando si parla di gioco libero. Fare parte di una società invece è diverso, l'attività è regolamentata c'è un mister che da indicazioni e ci sono regole da seguire. In qualsiasi attività sportiva ci sono "selezioni" e spesso alcune decisioni prese da altri sul nostro destino non sono giuste, ma fa parte della vita e prima o poi tocca iniziare ad accettarlo fa parte della crescita.
Detto ciò, siccome iscriviamo i nostri figli per farli divertire fare un attività sportiva fare nuovi amici ecc, se uno dopo aver fatto le proprie valutazioni proprio non si trova allora è bene cambiare in questo nessuno può essere migliore maestro di se stesso.
Se devi farlo però ti suggerisco di sbrigarti altrimenti rischi che non possa partecipare ai tornei federali con l'eventuale nuova squadra, non sono molto informato mi sembra che ci siano dei termini anche per i pulcini.
In bocca al lupo

genitore 2007
[Non Registrato]
09/11/2017 11:13

consiglio
Sicuramente quando ci sono i figli piccoli in mezzo è sempre difficile fare la scelta giusta. Anche perché essendo un 2007 è difficile parlarci e soprattutto capirli. Ho anche io un 2007 che gioca a calcio, o come diceva un post precedente, prende a calci il pallone. O con le mani se è un portiere.

Io però vorrei porre l'attenzione sulla consuetudine da parte delle scuole calcio di costruire delle prime squadre, seconde e terze, e così via...

E' giusto? io veramente non saprei che dire. Mi viene da pensare che questo viene fatto per dare più stimoli ai ragazzi per entrare nelle squadre più forti. O per lavorare con gruppi omogenei. O forse lo fanno solo per avere una squadra vincente ed un serbatoio di ragazzi nelle seconde squadre che però con i loro soldi finanziano la scuola calcio. D’altronde una squadra vincente diventa più prestigiosa e ha più iscritti, quindi più soldi e tutto gira. Però se devo dire se è giusto o meno non saprei proprio esprimermi.

Però penso che la cosa importante è che i ragazzi siano a loro agio e che si divertano, che facciano amicizia e che abbiano dei mister che li facciano divertire e che gli insegnino il rispetto dell’avversario, la cultura della sconfitta e quella della vittoria. Senza l’ansia delle convocazioni e senza aspettative future che, soprattutto nelle scuole calcio, sono solo chimere da inseguire.

Io personalmente a calcio ci ho giocato solo due anni (allieve provinciali) più di trenta anni fa. Ero nella seconda squadra. Ma ci allenavamo tutti insieme e poi la domenica si andava in prima squadra piuttosto che nell'altra. Io sono stato tutto il girone di andata nella seconda squadra. Abbiamo perso 14 partite su 15. Però mi divertivo, ero contento solo per il fatto che andavo a giocare. Con gli scarpini, in un campo di calcio (una volta anche su un campo di erba!!!).

Poi, causa infortuni vari, sono passato alla prima squadra. Tanta panchina e un paio di subentri da venti minuti; mi è passata la voglia e ho chiesto io di tornare a giocare con la seconda squadra continuando a perdere ma divertendomi tantissimo. Anche perché per quanto perdevi te la giocavi sempre. Ancora mi ricordo la partita contro l'atletico 2000. Primo tempo 0-4. Risultato finale 3-4. Sembrava che avessimo vinto la champions. Ci fecero tantissimi complimenti e noi eravamo felici.

Ecco. Oggi vorrei vedere mio figlio con la stessa voglia di divertirsi che avevamo noi; consapevoli che nessuno avrebbe fatto il professionista e che dovevamo studiare se nella vita volevamo combinare qualcosa. Noi però giocavamo anche nei campetti improvvisati, all’oratorio, a ricreazione a scuola e… insomma appena si poteva. Per loro è diverso. Ormai per strada non ci gioca più nessuno. Purtroppo.

E quindi il loro divertimento è racchiuso in quelle 2 ore tre volte a settimana più l’eventuale partita.

Quindi il consiglio che ti posso dare è quello di assecondare il desiderio di tuo figlio cercando però di prendere tu la decisione più giusta. Capisco l’emotività quando si parla dei nostri figli: anche il fregarsene di spendere altri 600 euro per spostarlo in un’altra squadra. Però la consapevolezza di fare la cosa giusta la puoi avere solo tu genitore: il bambino di 10 anni non può averla.

Facci sapere come è andata.
gengis
[Non Registrato]
09/11/2017 12:47

DOMANDA:
ma tutti coloro che si iscrivono in piscina fanno gare agonistiche?
chi fa atletica leggera partecipa alle olimpiadi?

LA SELEZIONE VIENE EFFETTUATA IN TUTTI GLI SPORT SIA DI SQUADRA CHE DI SINGOLA PRESTAZIONE.
Mi chiedo perchè queste polemiche solo nel calcio?
genitore 2007
[Non Registrato]
09/11/2017 13:33

grandi differenze
Beh, questo è un forum sul calcio e si parla solo di quello.

Però a parte scherzi a livello giovanile (vedi 2007) in quegli altri due sport non ci sono le stesse storture. Per due motivi principalmente:

- Sono sport individuali ed il risultato raggiunto da ogni singolo atleta è oggettivo (tempo e misura).
- I praticanti sono pochi e non vengono discriminati tra più bravi e meno bravi.

Questo vuol dire che a prescindere dalla bravura dell’allenatore, la selezione per fare una gara non è così difficile. Ci va il più veloce o quello che salta più in alto o più in lungo.

Fermo restando che fino a 12/13 anni nell’Atletica non esistono selezioni nelle gare. Ogni squadra porta tutti gli atleti che vuole e li fa gareggiare tutti. Basta andare sul sito fidal.it e vedere risultati delle gare dei bambini e ti accorgi che, ad esempio, in una gara di corsa veloce ci sono bambini che impiegano anche 3 secondi in più di altri. Non per questo non li fanno partecipare.

Poi sulla parte agonistica di nuoto e atletica potremmo dire tantissimo, con tante critiche con l’evidente mancanza i risultati, soprattutto nell’atletica; il nuoto da ancora buone soddisfazioni a livello mondiale anche se in proporzione ai praticanti i risultati sono un po’ sotto le attese. Però qui parliamo sempre di giovanili.
Fuori dal coro...
[Non Registrato]
09/11/2017 14:29

Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:135122194=noracism, 09/11/2017 08.46]Carissimi, rispondo ad entrambi.
I nomi delle squadre preferirei non farle, solo per correttezza, anonimato o meno. Il costo è irrilevante quando si tratta del benessere di tuo figlio.
Vedi fuoridalcoro, io sono quel tipo di genitore che non vede ne allenamenti ne la partita, ma dialoga col proprio figlio. E se permetti, credo di conoscerlo bene solo vedendo la sua espressione uscendo dal campo. Stato d'animo confermato dalle parole.
E noi genitori continuiamo a dirgli 'ti devi divertire','non pensare al risultato','non esiste una prima squadra tanto poi giocherete tutti insieme','se il mister ti ha dato quel ruolo avrà le sue ragioni'. Ma lui non ne vuole sapere. Sarà autistico? [SM=g27985]
Dimmi cos'altro posso fare. Pensa che lo vedo di nuovo super-divertito quando i giorni che non gioca lo porto al campo pubblico del quartiere...

[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Non penso assolutamente che tu figlio sia "autistico" ed anzi, anche per rispetto di chi deve gestire una sventura di questo tipo, mi dispiace che tu ne abbia fatto riferimento.
In ogni caso, non hai risposto ai miei suggerimenti/domande e non ti sei posto il problema che cambiando rischi di andare dalla padella alla brace. Quindi ancor più penso che in fondo chi vuole cambiare sei tu e non tuo figlio.
Domanda: chi ti dice che cambiando entri in un'altra società dove tuo figlio risolve il problema di giocare in prima squadra e nel ruolo che vuole lui ?? Due sono le cose: o tu ti sei messo già d'accordo con il nuovo mister e nuova società oppure non capisco proprio.
E che fai poi? Se continuano a tenerlo in una seconda o terza squadra e lui continua a lamentarsi, che fai cambi un'altra volta??
Comprendi che questo mdello proprio non funziona, nel calcio in generale e per un bambino che ancora prende solo a calci un pallone.
Perdona, con tutto il rispetto, ma il tuo modo di ragionare - almeno io - non lo capisco proprio.
In ogni caso, spero e ti auguro che la tua scelta porti il sorriso sul volto del tuo bambino.

mica tanto
[Non Registrato]
10/11/2017 10:41

Re: grandi differenze
[POSTQUOTE][QUOTE:135122961=genitore 2007, 09/11/2017 13.33]Beh, questo è un forum sul calcio e si parla solo di quello.

Però a parte scherzi a livello giovanile (vedi 2007) in quegli altri due sport non ci sono le stesse storture. Per due motivi principalmente:

- Sono sport individuali ed il risultato raggiunto da ogni singolo atleta è oggettivo (tempo e misura).
- I praticanti sono pochi e non vengono discriminati tra più bravi e meno bravi.

Questo vuol dire che a prescindere dalla bravura dell’allenatore, la selezione per fare una gara non è così difficile. Ci va il più veloce o quello che salta più in alto o più in lungo.

Fermo restando che fino a 12/13 anni nell’Atletica non esistono selezioni nelle gare. Ogni squadra porta tutti gli atleti che vuole e li fa gareggiare tutti. Basta andare sul sito fidal.it e vedere risultati delle gare dei bambini e ti accorgi che, ad esempio, in una gara di corsa veloce ci sono bambini che impiegano anche 3 secondi in più di altri. Non per questo non li fanno partecipare.

Poi sulla parte agonistica di nuoto e atletica potremmo dire tantissimo, con tante critiche con l’evidente mancanza i risultati, soprattutto nell’atletica; il nuoto da ancora buone soddisfazioni a livello mondiale anche se in proporzione ai praticanti i risultati sono un po’ sotto le attese. Però qui parliamo sempre di giovanili.
[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Io ho avuto la fortuna di praticare diversi sport anche a discreti livelli sia di squadra che individuli ed è vero che tendenzialmente si fa partecipare tutti, considerando però che in molte dicipline le spese per l'iscrizione e partecipazione a gare e tornei è totalmente a carico dell'atleta quindi più si è.......
Comunque, anche in quel caso indipendentemente dall'età i bammbini/ragazzi più portati venivano seguiti a parte e a volte venivano selezionati per effettuare allenamenti supplementari.
Sono sicuro che se anche nei cosiddetti sport minori se avessero lo stesso giro di soldi del calcio avremmo altri blog simili a uesto [SM=g27985] [SM=g27985] [SM=g27985]

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