A me sinceramente è dispiaciuto

di ricette per risollevare questa situazione ce ne potrebbero essere diverse. E' almeno un decennio che si sta assistendo ad un declino del calcio italiano, il livello della sera A si è notevolmente abbassato e questo si è riflettuto sulla Nazionale, come è normale che sia.

Purtroppo in Italia, da quando è stata instaurato la figura del procuratore, sono aumentare le raccomandazioni e i giri di soldi e i veri talenti, se non supportati da personaggi e da denaro sonante da parte delle famiglie, vengono messi da parte.
Il giro di stranieri che vi è nelle giovanili ne è un lampante esempio e le tante denunce di questo periodo, da parti di calciatori di squadre giovanili professioniste lo confermano ancor di più.

La prima ricetta è indubbiamente la rivalutazione dei vivai delle squadre giovanili anche non professionistiche. Creare rose massime di 22-23 giocatori, dove vengono selezionati solo i più validi. Evitare di permettere ad una squadra di tesserare 40 ragazzi per poi tagliare dopo il ritiro incassando comunque soldi dalle famiglie, che spesso si lasciano lusingare da false sperando di personaggi loschi e dalla dubbia moralità.

Aumentare di più la meritocrazia, ed evitare ai procuratori di sponsorizzare calciatori finché non raggiungono la maggiore età, pena la radiazione dall'albo e una pesante multa che solo al pensiero di pagarla si darebbero martellate sui coglioni piuttosto che provare a sponsorizzare raccomandati o veri talenti.
In questo modo si eviterebbe di trattare i ragazzi come merce, ma soprattutto evitando di favorire i figli dei soliti personaggi famosi e non che bazzicano i campi di calcio per sistemarli.

Già se si desse ascolto alle mie parole, si farebbe un gran lavoro. Sarebbe un buon modo di limitare gravi danni che attualmente si verificano, giocando con la speranza dei nostri ragazzi illudendoli di farli arrivare chissà dove ma con un conto salato da pagare.

Ora nel calcio deve andare avanti chi merita e non chi la famiglia che alimentare questo infame sistema, o perché un ragazzo è il figlio di qualcuno.

Amen.