[POSTQUOTE][QUOTE:129092825=DIVAGO, 26/06/2015 12:35]
Signori e non, veniamo tutti dalla cosiddetta società civile italiana(sic) e conosciamo quindi l'andazzo nel quale siamo immersi.
La "giustizia, la moralità, l'educazione etc." per l'italiano in genere rappresentano variabili condizionate dalla prospettiva, dipendono dal lato della scrivania dove si è seduti.
Di solito l'individuo che più si scandalizza è quello che aspira a parti invertite a fare altrettanto se non di peggio.
Io non conosco la storia di Brunetto o di Coletta o di chi altro in posizione analoga, ma nel caso specifico della fabbrica dei sogni vale l'antico proverbio:
Tutte le mattine s'alzano un furbo e un bischero, se s'incontrano l'affare è fatto.
Poi ci sarebbe anche quello della volpe e l'uva, che per il furbo animale italico calza a pennello, specialmente quando pur ritenendosi una volpe si accorge di essere il più delle volte il classico esemplare di bischero.
saluti
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In genere è come dici tu.
Di onesti ce ne sono pochi e quelli che si lamentano solo quelli che se potessero asseconderebbero le richieste dei furbo di turno, credendosi così furbo anch'esso.
Nel caso specifico si parla pure di Romagnoli, che per farlo giocare nella Roma e farlo esordire in Serie A, il padre ha dovuto sganciare la bellezza di 200.000€ vendendo il bar di famiglia.
Io non so se la storia sia vera e sinceramente neanche mi frega, certo è che fa pensare come Romagnoli dagli allievi sia passato subito in prima squadra, saltando la trafila della primavera.
Secondo voi Romagnoli era più bravo di gente come Calabrese e Capradossi costantemente presenti nelle giovanili della nazionali italiana?
Certo la cosa fa pensare e pure molto.
Ma sappiamo perfettamente che il calcio è questo, vanno avanti i raccomandati e chi ha la possibilità di mettere mano al portafoglio.
Questo perché dall'altra parte della scrivania si trova gente disonesta che dall'aspetto tecnico non gliene frega nulla, piuttosto è interessata a capire quali sono i mestieri dei genitori per capire se può ungere o meno.
Questi per me sono i ladri di sogni di bambini che ignari di come vadano certe cose, sognano anche loro un giorno di diventare calciatori, scoprendo poi che il loro sogno ha un prezzo molto alto che molto spesso il proprio padre non può permettersi di pagare.
Parlate pure dell'uva e del lupo, del furbo e dello bischero.
Ditemi che il mondo del calcio è pulito e che solo i forti vanno avanti. A cazzari, siete solo dei cazzari.
Dite pure, perché non sapete che altro dire, che parlo così perché mio figlio non è stato scelto dal brunetto. Ve lo ripeto, mio figlio è ancora troppo piccolo per questi sporchi giochetti. Mio figlio ha capito che è importante giocare e divertirsi perché questo il padre gli ha sempre insegnato.
Ho avuto un nipote che è arrivato fino alla Roma primavera.